
L’incontro di mercoledì è servito per dare di presenza dei chiarimenti già presentati per iscritto. Il Comune di Giarre non è più strutturalmente deficitario: «Nel 2012 – spiega il sindaco – il Comune ha sforato cinque dei dieci parametri indicati dal Ministero, nel 2013 tre su dieci».
Da questo piano di riequilibrio dipende il futuro dell’Ente e anche la possibilità di abbassare le tasse che nel piano dovrebbe essere possibile dal 2016.
Al momento, tuttavia, il piano si trova solo nella fase iniziale: il Ministero dell’Interno deve dare un primo parere che non sarà vincolante per la Corte dei Conti, e ha 60 giorni più 30 per farlo. Il piano poi passerà alla Corte dei Conti che per decidere avrà a disposizione altri 60 giorni più 30. Verosimilmente c’è da attendersi che il responso sull’approvazione o meno del piano si avrà verso settembre.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 16 maggio 2014
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