Giarre, tanti evasori totali della tassa sui rifiuti. La III commissione consiliare "bilancio" chiede all'amministrazione interventi contro l'evasione totale

«Sono tanti gli evasori totali, coloro che evadono del tutto la tassa sui rifiuti». Ad affermarlo è il presidente della III commissione consiliare “bilancio”, Francesco Cardillo. Che sia elevata l’evasione della tassa sui rifiuti a Giarre non è una novità, da anni si discute sul numero di utenze basso rispetto alla popolazione e alle attività economiche presenti in città. Ma in questo momento in cui la popolazione è già in sofferenza per la crisi, per il raddoppio del canone dell’acqua e, tra qualche giorno, per la batosta dell’Imu sulla seconda casa, questa circostanza assume un connotato particolare in quanto ricorda che sussiste una sorta di “accanimento” della tassazione verso i soliti noti che pagano il servizio rifiuti anche per altri concittadini che da anni fanno i furbetti. 
Dopo infatti il raddoppio del canone dell’acqua e la seconda rata dell’Imu sulla seconda casa, prima o poi, sarà la volta della terza rata della Tares, la tassa sui rifiuti; quest’anno, infatti, sinora ai giarresi sono arrivate solo le prime due rate della Tares. Ieri la III commissione consiliare si è riunita proprio per esaminare il regolamento per la disciplina del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi e la determinazione delle tariffe Tares 2013. Come già annunciato dal sindaco Bonaccorsi nelle scorse settimane, l’importo della Tares 2013 sarà inferiore del 10% rispetto a quello pagato dai giarresi con la Tarsu 2012, ma anche con questa riduzione la tassa sui rifiuti pagata dai giarresi è spropositata. «Come commissione – afferma Francesco Cardillo – abbiamo chiesto all’amministrazione comunale che non si attenzioni solo l’elusione, cioè i 10 metri quadrati non dichiarati da chi paga già la tassa sulla spazzatura: perché ci possa essere un effettivo risparmio per gli utenti che già pagano bisogna contrastare l’evasione totale. E per fare ciò occorre mettere in campo le forze sia in termini di uffici che di strumenti informatici adeguati per potere fare incroci dei dati, raffronti ed evitare in tal modo che siano pochi a pagare tanto. Durante le precedenti sedute della commissione – continua Cardillo – è stato presente anche il sindaco Roberto Bonaccorsi che concordava con noi condividendo questa nostra posizione».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 21 novembre 2013