Consigliere contro Segretario generale

Tutto quello che non è accaduto in cinque anni nelle sedute di Consiglio comunale sta accadendo in questo fine consiliatura. Giovedì durante la seduta del civico consesso è andato in scena anche l’inedito attacco di un consigliere comunale verso il segretario generale dell’Ente, Aldo Motta. Tutto è iniziato con una lettera giunta in Consiglio, firmata da alcuni cittadini, in si ricordava ai consiglieri che dallo scorso 25 aprile è iniziato il periodo in cui il civico consesso deve limitarsi ad adottare atti urgenti ed improrogabili  e si diffidavano, pertanto, i consiglieri a limitarsi a questo tipo di attività. Dubbi sono sorti subito sull’autenticità delle firme. Alla lettura di questa missiva ha fatto seguito un messaggio del segretario Motta che ha ricordato l’attività limitata del Consiglio a partire dal 25 aprile. Dura la reazione del consigliere Fabio Di Maria a questo messaggio del Segretario: «Sta dando più considerazione a una lettera “anonima” che alle richieste che la nostra commissione d’indagine ha protocollato».
Il Consiglio comunale ha poi approvato, con i voti favorevoli degli 11 presenti, una mozione, predisposta dal presidente Raffaele Musumeci, in cui si chiede all’amministrazione la sospensione dell’iter procedurale già avviato per l’affidamento in concessione dell’immobile di proprietà comunale sito nella zona artigianale e destinato a servizi per la ristorazione. La richiesta è motivata con l’alterazione dell’iter procedimentale in cui manca l’integrazione, da parte del Consiglio comunale, del Piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili di proprietà dell’Ente nel senso auspicato dalla Giunta comunale: questo renderebbe l’atto illegittimo.
E’la terza volta, in pochi giorni, che il Consiglio chiede all’amministrazione di ritirare un atto e non sarà l’ultima: il consigliere Leo Patanè, infatti, ha chiesto che il Consiglio deliberi anche un'ulteriore di richiesta di revoca in autotutela, con relativa segnalazione alla Procura, anche della determina sindacale n.96 del 31 dicembre 2012, ratificata il 2 maggio dalla giunta comunale e relativa al Piano degli obiettivi, atto che serve per l’assegnazione ai dipendenti degli straordinari.
Il presidente della commissione d’indagine trasparenza atti, Fabio Di Maria, ha poi relazionato in merito alla vicenda delle bollette telefoniche anomale relative a alcuni cellulari di servizio di alcuni dipendenti comunali e ha ribadito: «Chi ha recato danno all’Ente deve sanare il danno». La commissione ha concluso l’indagine su questa vicenda e adesso passa ad un altro capitolo: le spese sostenute dal Comune per il trasferimento degli uffici nella sede di viale Federico II di Svevia. La settimana prossima sarà pronta la relazione.
La seduta si è conclusa con la relazione dell’assessore alla protezione civile Alfredo Foti sugli interventi del Comune per la rimozione della cenere. 
mgl
4 maggio 2013

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