I posti letto di cardiologia, destinati all'ospedale di Giarre e attivati nel presidio di Acireale, nessun potenziamento del pronto soccorso malgrado tante promesse, appena 52 posti letto attivi dei 117 assegnati, apertura a singhiozzo della radiologia e del laboratorio di analisi. E'lungo l'elenco che fa Fabio Di Maria, presidente della commissione consiliare sull'ospedale di Giarre, dei torti subiti dal nosocomio e da tutta la popolazione del distretto. Ieri sera una seduta straordinaria di Consiglio comunale è stata dedicata a questo.
"Siamo qui - spiega Di Maria - per informare i sindaci della situazione di crisi dell'ospedale di Giarre. In questi anni abbiamo assistito all'operare di direttori generali che hanno fatto scelte politiche, come l'attivazione della cardiologia ad Acireale che va contro ogni logica, per la vicinanza del presidio acese al "Cannizzaro" e perchè il nostro territorio resta scoperto. Tutti i reparti assegnati dalla rimodulazione della rete ospedaliera al presidio di Acireale - continua - sono stati attivati e l'ospedale acese è completo sia nell'organico che nei reparti. Nel contempo l'ospedale di Giarre è regredito e voci di popolo lo danno prossimo alla chiusura".
Ieri la commissione ha inteso condividere con tutto il Consiglio e i sindaci del distretto il peso della situazione e chiedere a tutti i primi cittadini di partecipare, il prossimo 10 novembre, ad un incontro, a Catania, con il commissario dell'Asp, Sirna. La commissione chiede ai sindaci anche di incontrare il governatore Lombardo per assumere decisioni per il bene del territorio. Nessuno dei 10 sindaci del distretto era presente alla seduta, benchè invitati.
Hanno assistito alla seduta di ieri anche rappresentanti del Tribunale per i diritti del malato e della Cgil del Distretto di Giarre. Il Tdm - venuto a conoscenza del trasferimento ad Acireale dell'ambulatorio di ginecologia di Giarre, a causa delle precarie condizioni dei locali in cui si trova - chiede all'Asp di trasferire l'ambulatorio in altri locali all'interno del presidio giarrese. La Cgil chiede al commissario Sirna la verifica dell'agibilità dei locali dell'ospedale.
Maria Gabriella Leonardi
27 ottobre 2011
"Siamo qui - spiega Di Maria - per informare i sindaci della situazione di crisi dell'ospedale di Giarre. In questi anni abbiamo assistito all'operare di direttori generali che hanno fatto scelte politiche, come l'attivazione della cardiologia ad Acireale che va contro ogni logica, per la vicinanza del presidio acese al "Cannizzaro" e perchè il nostro territorio resta scoperto. Tutti i reparti assegnati dalla rimodulazione della rete ospedaliera al presidio di Acireale - continua - sono stati attivati e l'ospedale acese è completo sia nell'organico che nei reparti. Nel contempo l'ospedale di Giarre è regredito e voci di popolo lo danno prossimo alla chiusura".
Ieri la commissione ha inteso condividere con tutto il Consiglio e i sindaci del distretto il peso della situazione e chiedere a tutti i primi cittadini di partecipare, il prossimo 10 novembre, ad un incontro, a Catania, con il commissario dell'Asp, Sirna. La commissione chiede ai sindaci anche di incontrare il governatore Lombardo per assumere decisioni per il bene del territorio. Nessuno dei 10 sindaci del distretto era presente alla seduta, benchè invitati.
Hanno assistito alla seduta di ieri anche rappresentanti del Tribunale per i diritti del malato e della Cgil del Distretto di Giarre. Il Tdm - venuto a conoscenza del trasferimento ad Acireale dell'ambulatorio di ginecologia di Giarre, a causa delle precarie condizioni dei locali in cui si trova - chiede all'Asp di trasferire l'ambulatorio in altri locali all'interno del presidio giarrese. La Cgil chiede al commissario Sirna la verifica dell'agibilità dei locali dell'ospedale.
Maria Gabriella Leonardi
27 ottobre 2011
Commenti