Emergenza cenere, i sindaci di Giarre, Riposto, Mascali, Milo e Sant'Alfio scrivono al Prefetto

Una lettera al Prefetto di Catania per chiedere un immediato intervento di forze, mezzi e strutture al fine di fronteggiare l'emergenza cenere vulcanica, ancora in corso, adottando i provvedimenti di competenza. E'stata inviata ieri sera, via fax, dai sindaci di Giarre, Teresa Sodano; di Riposto, Carmelo Spitaleri; di Mascali, Filippo Monforte; di Sant'Alfio, Salvatore Russo; di Milo, Salvatore Messina. Ieri i primi cittadini dei Comuni colpiti dalla pioggia di cenere vulcanica, insieme agli assessori di Giarre Leo Cantarella, Giuseppe Cavallaro, Nicola Gangemi e Orazio Scuderi e a funzionari dei vari uffici tecnici, si sono riuniti nel Municipio di Giarre per coordinare interventi da adottare insieme. E'stato deciso di rivolgersi al Prefetto perchè, in base all'art.15 della Legge 24 febbraio 1992 n°225: "Quando la calamità naturale o l'evento è tale che non può essere fronteggiato con i soli mezzi a disposizione dei Comuni i sindaci possono chiedere l'intervento al Prefetto perchè adotti i dovuti provvedimenti di competenza".
I sindaci hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto e gli hanno segnalato di avere già interessato la Provincia regionale di Catania che, ai sensi dell'art.13 della Legge regionale 6/3/86 n.9 (comma inserito dalla L.r. n.11 del 2010 - Finanziaria Regione Siciliana 2010) ha l'obbligo di provvedere alla manutenzione della viabilità danneggiata da attività eruttive di vulcani e alla rimozione dei detriti delle ceneri e dei lapilli.
Le strade dei cinque Comuni sono piene di sabbia vulcanica ma nelle casse comunali non vi è la diponibilità economica per affrontre una simile emergenza e, con ogni probabilità, le piogge di sabbia si ripeteranno.
Nella lettera al Prefetto i sindaci hanno precisato che i fenomeni eruttivi dell'Etna stanno creando gravi disagi ed inconvenienti sia di natura igienico santiaria per la popolazione che di sicurezza stradale e di pubblica incolumità. Gli interventi sono particolarmente urgenti perchè se iniziassero i temporali estivi l'acqua la sabbia andrebbe ad intasare le caditoie e causare degli allagamenti. Durante la riunione di ieri è emersa anche la necessità di provvedere anche alla pulitura dei tetti degli uffici pubblici: un'eventuale otturazione delle grondaie potrebbe causare, infatti, infiltrazioni d'acqua e danni agli edifici.
Maria Gabriella Leonardi

3 agosto 2011

Commenti