Il dissesto non ci sarà (per ora)

Spesso, ultimamente, quando si chiede al Comune di realizzare qualche intervento, dall’Ente si risponde che, in questo periodo, il Comune è sottoposto al regime di gestione limitata, per cui può compiere solo interventi previsti per legge. Bisogna, quindi, aspettare di superare questo regime, ad esempio, per rifare la piazzetta di corso Sicilia adiacente la scuola primaria “S.Giovanni Bosco”, o per ristrutturare il museo “Genti dell’Etna” di Macchia, ma anche per accendere un mutuo per bitumare le strade giarresi ridotte male.
Con la gestione limitata al Comune, infatti, come recita la norma, “è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge. Fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni già assunti nei precedenti esercizi”. Il Comune può compiere solo spese riguardanti servizi indispensabili, come, ad esempio, nettezza urbana, pubblica illuminazione, protezione civile, viabilità, istruzione e personale; nonché servizi per i quali l’adozione di specifiche spese derivano da obblighi di legge. Viene, quindi, da chiedersi: quando il Comune supererà questa fase di crisi? L’assessore comunale alle Politiche finanziarie, risorse economiche e di Bilancio, Saro Bella, spiega: «Dal regime di gestione limitata, previsto dall’art. 191, comma 5, del decreto legislativo 267/2000 speriamo di potere uscire con il bilancio 2009 che contiamo di approvare».
Il Comune di Giarre è in gestione limitata dal 18 novembre, giorno in cui è andata deserta una gara per l’alienazione di quattro capannoni della Zona artigianale, il cui ricavato serviva per ripianare il disavanzo della gestione 2006. Dopo quell’asta deserta il Comune di Giarre ha bandito altre aste pubbliche: due per la vendita dei capannoni e altrettante per la vendita di beni immobili, soprattutto terreni edificabili. Ma di queste quattro aste solo una, a dicembre, per l’alienazione dei beni immobili, è andata parzialmente fruttuosa, ma il ricavato non è bastato al Comune per ripianare, il disavanzo di circa 600mila euro riguardante l'esercizio 2006 che doveva essere ripianato entro il 2008. Come intende allora procedere il Comune? L’assessore Bella spiega:«Dal bilancio 2008 stiamo reperendo la somma che ci consentirà di coprire il disavanzo di 600mila euro relativo all’esercizio 2006. Resterà per il 2008 un disavanzo di 1milione e 500mila euro che il Comune dovrà risanare entro 2010». A tal fine, il Comune ha in programma di proseguire con l’alienazione di taluni beni.
Maria Gabriella Leonardi
(LA SICILIA del 28 aprile 2009)

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