Monta la protesta contro l'aumento della Tarsu

Si allarga il fronte di protesta contro l’aumento della tassa dei rifiuti urbani. Domani alle 9,30 Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un sit-in di protesta davanti al municipio. I sindacati invitano i cittadini a non pagare la prima rata della Tarsu per protesta contro amministrazione comunale e Ato. Inoltre, chiedono al Comune un incontro per discutere su alcune proposte: passaggio al regime Tia, rimodulazione della tariffa e ampliamento della raccolta differenziata. «Gli aumenti sono ingiustificati – spiega una nota- e trovano spiegazione nell’assoluta inefficienza dell’Ato competente che scarica le proprie incapacità sui cittadini». Respinge le accuse il presidente dell’Ato Joniambiente Mario Zappia:«L’affermazione che gli aumenti sono frutto dell’inefficienza dell’Ato – dichiara - oltre a essere gratuita, dimostra la scarsa conoscenza della gestione della Joniambiente. Un tempo i Comuni compartecipavano al costo del servizio di raccolta dei rifiuti facendo pagare ai cittadini solo una piccola parte. Adesso questo non è più possibile, ma i Comuni che hanno raccolto il nostro invito a diluire negli anni gli aumenti non hanno ricevuto proteste». «Pur considerando la grave crisi economica – afferma il Sindaco Teresa Sodano - è opportuno ribadire che l’aumento della Tarsu è stato disposto a novembre 2008, dopo avere appreso dalla Joniambiente l’ammontare del costo del servizio per il 2008. Non sussisteva, a tal punto, altra possibilità se non l’incremento della tassa. In caso contrario si sarebbe seriamente rischiato il dissesto finanziario. Non è ora possibile l’introduzione della Tia, in quanto dal 2007 la Finanziaria vieta ai Comuni il passaggio dalla Tarsu alla Tia, nelle more dell’attuazione di un nuovo regime di prelievo fiscale. L’Amministrazione è disponibile ad aprire un tavolo con le rappresentanze sindacali. Come sindaco ritengo doveroso ricordare ai cittadini che l’eventuale mancato pagamento della Tarsu determinerebbe, come avvenuto di recente per altri Ato, conseguenze negative sul normale espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti».
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su LA SICLIA il 17 febbraio 2009)

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