Rassegna stampa Angelo Vecchio Presidente Rotary club Giarre - anno sociale 2019-2020

1. Ieri sera nello Zash country boutique hotel di Riposto si è tenuto il tradizionale passaggio della campana del Rotary club di Giarre riviera jonico-etna. L’architetto Angelo Vecchio è il nuovo presidente e subentra al dott. Francesco Caruso.
All’insegna del motto del presidente del Rotary International, Mark Daniel Maloney, “Il Rotary connette il mondo”, il neo presidente Vecchio ha annunciato alcuni dei suoi propositi: l’organizzazione di una grande conferenza, con un relatore esperto, volta a connettere i comuni della fascia jonico-etnea perché creino un consorzio di comuni, in modo che, superando insieme i 60mila abitanti, possano trattare insieme direttamente a Bruxelles i finanziamenti per migliorare la qualità della vita del territorio. Il neo presidente coltiva anche l’intenzione di internazionalizzare il club gemellandolo con il club di Amman, della Giordania, il più europeo dei paesi arabi. Ha poi annunciato l’organizzazione di una giornata dedicata alla plastica. «Il Rotary a livello locale e distrettuale – ha detto - sta organizzando iniziative di sensibilizzazione sulla plastica. Mi piacerebbe organizzare una giornata dove scegliamo un luogo da andare a ripulire per dare un segnale di civiltà e di pulizia del nostro territorio».
Il neo presidente vuole dedicare attenzione alla qualità della vita e all’educazione al gusto con incontri dedicati all’architettura, all’arte, alla moda, al vino, al cibo. «Vorrei portare avanti il tema della qualità della vita e dell’educazione al gusto – ha detto – perché ho la sensazione che oggi ci sia di bisogno di educazione al gusto per fare fronte alla decadenza notevolissima dei gusti della nostra società: dalla scelta di un vino a tavola sino all’abbigliamento, all’architettura, alla realizzazione di giardini». Infine, vorrebbe riprendere la tradizione della messa natalizia che quest’anno sarà arricchita dall’animazione del canto a cappella di un coro gregoriano.
Allargando gli orizzonti, il neo presidente ha ricordato l’impegno mondiale della Rotary foundation di debellare la polio e ha auspicato che quest’anno sia quello in cui si possa sconfiggere la polio definitivamente.
Il nuovo direttivo è così composto: presidente Angelo Vecchio, segretario Mario Cavallaro, prefetto Saro Fichera, tesoriere Rosario Indelicato, past president Francesco Caruso, presidente incoming Enzo Coco, Vice Presidenti Annalisa Di Mauro e Pippo Panebianco, consiglieri Salvo Buda, Giovanni Pennisi, Paolo Patanè e Francesco Trombetta.
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2. Abitare dentro un’idea, un pensiero che ha preso forma: è questo che trasmettono le grandi architetture. E questo è stato il tema di una conviviale del Rotary club riviera jonico-etnea, presieduto dall’arch. Angelo Vecchio, tenutasi ieri al Sicilia Hotel Spa, dedicata all’educazione al gusto e alla qualità della vita. L’argomento è stato sviscerato da un relatore d’eccezione: l’arch. Luigi Prestinenza, saggista, uno dei più attivi critici di architettura operanti in Italia.

«L’architettura è sostanza di cose sperate» ha detto, citando Edoardo Persico. «Abbiamo delle speranze e sentiamo il bisogno di concretizzarle nello spazio – ha aggiunto - . Nel momento in cui uno spazio ricorda che non è un insieme di funzioni, di cose di buon gusto ma la concretizzazione del nostro modo di vedere l’universo allora abbiamo un grande piacere di vivere dentro l’architettura».
Spesso il nostro occhio ha perso il senso del gusto nell’architettura e per rendere l’idea Prestinenza ha mostrato le foto di alcuni edifici dell’hinterland che spesso sono riproduzioni sciatte di elementi del passato. Sono seguite le immagini di case disegnate da grandi architetti, pietre miliari, edifici che sembrano progettati ai nostri giorni e che invece sono di un secolo fa, perché sono concretizzazione di idee e per questo sono diventate dei classici.
L’incontro si è concluso con i saluti del prof. Ali Abu Ganimeh, critico di architettura e scrittore, in Giordania preside della facoltà di ingegneria e membro del Rotary di Amman con cui il Rotary Giarre riviera jonico-etnea si sta gemellando. Il prof. Ganimeh ha invitato i soci del Rotary a visitare la Giordania.
Il presidente Vecchio ha annunciato che seguiranno altri incontri sull’educazione al gusto che saranno dedicati al vino, al cibo e all’arte.
MGL
27 settembre 2019

L'articolo pubblicato sul Gazzettinonline 
clicca sul link per leggere l'articolo sull'incontro con Prestinenza

L'articolo pubblicato su La Sicilia del 10 ottobre 2019



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3. Presentare il tema dell’anno “Il Rotary connette il mondo”, il servizio del club e incoraggiare ad allargare la famiglia rotariana. Sono stati questi i temi che il governatore del distretto 2110 Sicilia Malta, Valerio Cimino, ha trattato durante la visita ai club di Giarre riviera jonico-etnea, presieduto da Angelo Vecchio, e di Randazzo valle dell’Alcantara, presieduto da Leonardo Biasi. L’incontro si è tenuto in un locale di Piedimonte Etneo alla presenza, tra gli altri, del co-segretario distrettuale Paolo Agrò.

Il governatore, sulla scia delle indicazioni del presidente internazionale del Rotary, ha invitato i club a innovarsi, a puntare ad accogliere i giovani professionisti e i soci provenienti dal Rotaract e a coinvolgere anche le famiglie dei soci. Tra gli inviti, anche quello a partecipare a Roma all’incontro per celebrare il 75° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite che vide la presenza di 50 rotariani tra i padri fondatori.
Il distretto quest’anno ha scelto di impegnarsi nella tutela dell’ambiente. In proposito ha realizzato il volume “Angoli di paradiso” che presenta i luoghi più belli del territorio. Inoltre, il Ministero dello sviluppo economico, su richiesta del Rotary distretturale, dedicherà l’anno prossimo un francobollo al 40mo anniversario della nascita della riserva dello Zingaro. Il dott. Cimino ha invitato i due club ad attuare servizi che lascino il segno della presenza del club e per la mission più importante del Rotary, la lotta alla poliomelite, ha esortato non solo a raccogliere fondi ma anche a sensibilizzare le famiglie perché vaccinino i figli.
Tra i progetti distrettuali, ha ricordato i corsi per l’uso del defibrillatore, gli screening medici, gli incontri nelle scuole, la biblioteca di famiglia (nata dalla raccolta di biblioteche dismesse) e la campagna per la riduzione della plastica in mare. Il governatore ha riportato anche il successo dell’assemblea di formazione distrettuale tenutasi ad Agrigento che ha visto la partecipazione di 1179 persone tra soci del Rotary, Interact e Rotaract; un successo che dimostra il desiderio di appartenere alla grande famiglia rotariana.
23 novembre 2019

l'articolo pubblicato sul Gazzettino 
https://www.gazzettinonline.it/2019/11/23/il-governatore-del-rotary-visita-i-club-di-giarre-e-di-randazzo_138995.html

L'articolo pubblicato sul quotidiano La Sicilia del 24 novembre 2019



L'articolo su Akis di gennaio 2020



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4. I soci del Rotary di Giarre riviera jonico-etnea, presieduto da Angelo Vecchio, in un hotel di Giarre, hanno incontrato il prof.Domenico Seminerio, scrittore, originario di Caltagirone, autore di saggi, raccolte poetiche e romanzi. 
Dai critici è stato definito un “esordiente tardivo” perchè iniziato la sua produzione letteraria a 60 anni, una caratteristica comune a tanti autori siciliani: Bufalino, Camilleri, Lucio Piccolo iniziarono, infatti, tutti l’avventura letteraria in età avanzata.
Il filo rosso che unisce la produzione letteraria di Seminerio è la ricerca della sicilianità. «La Sicilia – ha detto – non è un’isola ma un arcipelago di tante isole quante sono i paesi e le città, ognuna con una sua peculiarità che la rende diversa dai paesi accanto. Bisogna distinguere ciò che unifica e ciò che è peculiare». 
Seminerio ha costruito delle storie che spaziano per tutta la Sicilia e i periodi storici. Ad esempio, nel romanzo “Il cammello e la corda” racconta di come i siciliani, alla fine del IV secolo, dopo l’editto di Tessalonica, distrussero i templi e le statue degli dei pagani, così come i talebani, agli inizi di questo secolo, hanno distrutto le statue di Buddha».

«Quest’anno è dedicato all’educazione al gusto e alla qualità della vita – spiega il presidente Vecchio -.  Abbiamo organizzato incontri sulla cucina, sui vini, ne faremo uno ulteriore dedicato alla pittura e ci piaceva avere in questo spazio uno scrittore siciliana che parla di sicilianità».
MGL
27 gennaio 2020

L'articolo sul Gazzettinonline

L'articolo su La Sicilia del 5 febbraio 2020

5. Il presidente del Rotary Giarre Angelo Vecchio incontra presidenti club service per promuovere insieme consorzio di comuni finalizzato alla richiesta di fondi europei
L’unione fa la forza, anche in fatto di finanziamenti europei. Ne è certo il presidente del Rotary Giarre riviera jonico etnea, Angelo Vecchio, che vuole promuovere un consorzio dei comuni del circondario per potere interloquire direttamente con Bruxells al fine di ottenere finanziamenti europei. Per portare avanti questo progetto il presidente Vecchio ha incontrato i rappresentanti di tutti i club service (Rotary, Lions, Fidapa e Kiwanis) di Giarre, Riposto, Randazzo e Zafferana per condividere l’iniziativa e realizzarla insieme. «Questo territorio – ha spiegato Vecchio – condivide emergenza e risorse. C’è l’Etna, la spiaggia, l’oasi del Fiumefreddo, il torrente Macchia che riveste anche il suo interesse naturalistico. Poi c’è il porto turistico, l’ospedale, la Circumetnea, le produzioni agricole di limoni, il vino e tanto altro. I consorzi dei comuni che superano i 60mila abitanti su programmi di sviluppo possono interloquire direttamente con Bruxells indipendentemente dalla Regione. C’è un’agenzia che si occupa di questo. Il servizio che vogliamo offrire alla nostra comunità è quello di dare un indirizzo ai sindaci, prospettando loro questa opportunità che non comprometterebbe la loro autonomia. Questo potrebbe rappresentare una possibilità di crescita per questo territorio da cui i giovani stanno andando via».

I presenti hanno apprezzato l’iniziativa del presidente Vecchio, si è concordato di coinvolgere anche altre associazioni e di costituire un comitato esecutivo. Nelle prossime settimane si punta a organizzare un incontro pubblico con i sindaci con un funzionario di Bruxells che si occupa di finanziamenti europei per illustrare le opportunità che si potrebbero cogliere.
7 febbraio 2020



L'articolo pubblicato su La Voce dell'Jonio
L'articolo su La Sicilia

L'articolo sul Gazzettino on line

L'altra Cina. Al Rotary Giarre riviera jonico-etnea un testimone d'eccezione, il prof. Mario Pisani, ha raccontato il vertiginoso sviluppo cinese

 
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Di Cina di questi tempi se ne sente parlare tantissimo. Su iniziativa del presidente Angelo Vecchio al Rotary Giarre riviera jonico-etnea, di Cina si è parlato per il suo vertiginoso sviluppo grazie al prof. Mario Pisani, docente in pensione di storia dell’architettura e del paesaggio a La Sapienza e in vari atenei italiani, con un contratto di collaborazione con l’Accademia delle arti di Hangzhou in Cina.
A soci del club il prof. Pisani ha indicato nell’etica del lavoro la chiave dello sviluppo cinese. «I cinesi – ha detto  - sono passati da una condizione di estrema povertà a un grande splendore e ora sfidano gli Stati Uniti». In questi giorni si è molto parlato dell’ospedale costruito in 15 giorni e il prof. Pisani, nel confermare questa incredibile capacità realizzativa dei cinesi, ha riferito di ben quattro linee di metropolitana costruite in una città in un solo anno, mentre tutta la Cina è collegata con treni veloci. «I cinesi – racconta – fanno tre turni di lavoro di 8 ore ciascuno continuativi e questo permette una velocizzazione nella realizzazione delle opere. Dai noi, invece, si fa di tutto per rallentare i lavori». 
La città dove Pisani insegna,  Hangzhou, è un modello di smart city: basti pensare che attraverso dei sensori viene censito il passaggio delle auto e modificata la circolazione per evitare incolonnamenti. I mezzi pubblici costano pochissimo, c’è una spiccata attenzione al verde mantenuto con una cura maniacale. «Per molto tempo – aggiunge Pisani – le industrie straniere hanno prodotto lì, adesso i cinesi sono in grado di produrre da soli». Il prof. Pisani ha sperimentato la macchina elettrica senza autista che ti porta dove vuoi.
Il sistema cinese si distingue per la sua efficienza. E molti intellettuali cinesi si attendono che questo stesso sviluppo costringerà la Cina ad aprirsi alle libertà sinora negate dal regime.
             20 febbraio 2020 







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