Perchè c'è bisogno di Spazio Pubblico

Creare uno "Spazio Pubblico"

Piazza Duomo, lo spazio pubblico giarrese
"Da più parti viene avvertita un'inedita domanda di spazi "sociali". Luoghi dove rallentare, incontrarsi e riflettere, ma anche divertirsi, progettare e fare insieme. Luoghi accessibili, non solo in termini fisici, ma anche perchè accoglienti, aperti a persone e gruppi diversi, che non richiedono un'appartenenza totalizzante, ma rappresentano per tutti un appiglio contro la solitudine, la rinuncia ai sogni, il senso di impotenza. Luoghi che promuovono cittadinanza, non assistenzialismo. Luoghi dove sia possibile co-costruire piccoli ma significativi percorsi di speranza e di futuro.Oggi si investe molto sulla riqualificazione di piazze, aree verdi, edifici. Ma che dire di tutto il lavoro - meno visibile ma più sostanziale - necessario per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, per lo sviluppo del senso di appartenenza alla comunità, per l'incremento degli interscambi e della coesione sociale? Questa infatti è la questione nodale di ogni riqualificazione, perchè solo l'integrazione tra interventi strutturali e interventi sociali dà la misura della capacità di un territorio di avviarsi a uno sviluppo sensato e sostenibile. Spazi curati, ma non progettati in modo partecipato, non rispondenti a bisogni condivisi con i cittadini, spesso restano inutilizzati, sono teatro di vandalismo, diventano cattedrali nel deserto. Esito infausto di progetti che pensano ai cittadini come utenti e non come co-costruttori di iniziative che rispondano alla domanda di nuovi legami sociali. E tuttavia i processi di sviluppo sociale solo in parte avvengono in modo spontaneo. A partire dai segnali di ricerca di nuove forme di socialità, tali processi hanno bisogno di accompagnamento e sostegno. In contesti segnati da individualismo, ripiegamento sulla propria famiglia, abbandono degli spazi collettivi, le pratiche di cittadinanza sono in controtendenza.

Occorre creare uno SPAZIO PUBBLICO attraverso un processo che coinvolge cittadini, associazioni, pubblica amministrazione nel ricostruire il senso dell'abitare. Uno SPAZIO PUBBLICO qualificato dall'accoglienza, dall'ascolto, dalla libera aggregazione e dall'auto-organizzazione degli abitanti".

(tratto dalla rivista ANIMAZIONE SOCIALE)