Giarre, restaurato il monumentale organo del Duomo. Venerdì un concerto

Nell'ambito delle manifestazioni del bicentenario dell'apertura al culto del Duomo “Sant’Isidoro agricola”,  è stato restaurato il monumentale organo costruito dei fratelli "Serassi", autentico gioiello dell'arte organaria, sconosciuto ai giarresi. Il sontuoso strumento costituisce l’opera n° 683 dei fratelli Serassi ed è collocato nell’abside, su una cantoria lignea riccamente decorata. Il prospetto ligneo, in stile neogotico, è composto da 81 canne divise in 5 campate inferiori. In totale il numero delle canne dell’organo si aggira intorno alle 2100-2200 unità. Sotto lo strumento, dietro una paratia posta dietro l’altare maggiore, sono alloggiati i tre mantici e l’elettroventilatore, originale, risalente agli ultimi anni del 1800.
Si tratta di uno strumento il cui valore può essere ben compreso solo da intenditori. Il restauro è costato 7mila euro ed è in corso nella comunità parrocchiale una raccolta fondi per finanziarlo. «L’organo è stato del tutto smontato – spiega l’arciprete don Nino Russo – ripulito, qualche canna è stata rimessa a posto. L’ultimo restauro dell’organo risaliva al 1985. Non è propriamente un organo liturgico, è più uno strumento che si presta più a concerti, infatti, ad esempio all’interno ha una gran cassa».






Si tratta di un organo che richiede, quindi, una particolare perizia nell’essere suonato. Per questo, per celebrarne il restauro è stato invitato un maestro di caratura internazionale, Paolo Oreni che farà ascoltare a tutti il suono melodioso di questo strumento in un concerto che si terrà venerdì 22 giugno alle ore 20 con la partecipazione del tenore Federico Parisi.  Un vero e proprio evento: i concerti di questo organo sono piuttosto rari. Il programma prevede musiche di padre Davide Da Bergamo, Vincenzo Petrali, Louis Vierne e dello stesso Paolo Oreni che si cimenterà in una coinvolgente sinfonia improvvisata su temi proposti dal pubblico.
MGL
17 giugno 2018

Commenti

Matteo S. Grasso ha detto…
Gentilissima Maria Gabriella Leonardi, nonostante apprezzi molto l'articolo sullo strumento e l'interesse che automaticamente ne deriva, sarebbe davvero gradita la citazione del sito dedicato allo strumento che curo regolarmente, viste le numerose informazioni trascritte nell'articolo ricavate dallo stesso sito.

Cordialità,
M° Matteo S. Grasso