Giarre, sciopero dei netturbini non pagati ancora una volta per un inghippo con la banca

Ci risiamo. Nuova giornata di sciopero ieri dei netturbini e altre giornate di astensione dal lavoro potrebbero tenersi questo mese. C’è, quindi, da attendersi che la raccolta differenziata di ieri finisca in discarica.
Così come sta accadendo, da qualche mese a questa parte, i lavoratori del servizio di nettezza urbana si astengono dal lavoro per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Adesso gli operai attendono il pagamento di metà dello stipendio di febbraio, dell’intero stipendio relativo al mese di marzo ed è già maturato lo stipendio relativo ad  aprile.
Lo sciopero di ieri è stato indetto dalla Cisl ma vi hanno aderito anche i lavoratori dell’Ugl e della Cgil. Come sempre, comunque, un veicolo ha effettuato i servizi essenziali ritirando i rifiuti dai carabinieri, dalle scuole e dall’ospedale.
Lo sciopero di ieri doveva tenersi qualche giorno prima ma era stato rinviato a seguito dell’incontro che, nelle scorse settimane, si era avuto in Prefettura con il sindaco e con i rappresentanti della Dusty. Secondo i sindacati non sono stati rispettati gli accordi presi in quella sede e ieri, per questo, i lavoratori si sono radunanti dinanzi al municipio, hanno formato un capannello ed esposto un cartello recante la scritta: “Accordi non rispettati! Parole solo parole… fateci un regalo: andate a casa”.
Il 21 e 22 di questo mese sono già in programma altre giornate di sciopero, sempre indette dalla Cisl e dopo 48 ore se ne potrebbe tenere un ulteriore. Rosario Garozzo dell’Ugl, Tino Cucè della Cgil e Giovanni La Spina della Cisl hanno incontrato anche il sindaco Angelo D’Anna, riferiscono che la Dusty non anticiperà ulteriori mensilità e che c’è notevole malcontento tra i lavoratori.
«Rispetto agli accordi presi in Prefettura – spiega il primo cittadino – abbiamo ritardato di qualche giorno il bonifico alla Dusty per potere effettuare un mandato pieno e non solo un acconto. Purtroppo, ad aprile scadeva la proroga alla tesoreria, è stata chiesta un’ulteriore proroga, la banca non ha immediatamente dato continuità alle disposizioni di pagamento effettuate e ha chiesto altra documentazione che abbiamo fornito, inclusa un’ultima delibera di giunta di venerdì scorso sull’anticipazione di cassa. La situazione dovrebbe sbloccarsi, ovviamente la Dusty non ha ancora visualizzato la valuta del mandato di pagamento, non ha pagato lavoratori che hanno confermato lo sciopero».
Il sindaco spiega che l’amministrazione sta, frattanto, provvedendo ad approntare una nuova gara per affidare la tesoreria comunale a una nuova banca ma già un anno e mezzo fa era stata indetta una gara a cui nessuno partecipò. «Da allora – aggiunge il sindaco - abbiamo fatto una proroga all’attuale tesoreria, addirittura riconoscendo pure un piccolo importo di natura economica periodico. Malgrado ciò permangono queste difficoltà. Noi riproveremo per trovare un nuovo tesoriere a condizioni diverse dalle attuali, nelle more continuiamo queste proroghe con questa banca che periodicamente chiede l’invio di documenti o alcune procedure che creano situazioni come questa di oggi».  







Il sindaco, pur esprimendo rispetto verso chi lavora che deve essere pagato, si dice contrariato per gli scioperi indetti “in salute” o “in anticipo” e, una volta che si rientrerà con questo pagamento, auspica che «eventuali altre azioni in divenire vengano revocate per lavorare in una logica di normale rapporto e di gestione di un servizio fondamentale. Non solo io – dice - devo ricordare che questo è un servizio essenziale, ma anche l’impresa e i lavoratori».
mgl
8 maggio 2018

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