Giarre udienza su chiusura pronto soccorso

Sta proseguendo nel Tribunale Civile di Catania la causa che alcune associazioni giarresi hanno avviato contro la delibera dell'Asp che ha chiuso il pronto soccorso di Giarre. Ieri,  si è tenuta un’udienza istruttoria e il giudice, alla fine dei lavori, si è riservato di emettere un’ordinanza fuori udienza, con cui ammetterà o meno le prove che riterrà rilevanti ai fini della decisione e che dovranno essere svolte; nel caso ritenga sufficienti i documenti prodotti dalle parti rinvierà la causa per l'udienza conclusiva.
Una serie di associazioni, come si ricorderà, si sono opposte contro la delibera dell’Asp che ha chiuso il pronto soccorso. I ricorrenti sono l’associazione l’Agorà, rappresentata da Andrea La Ganga, I volontari di Madre Teresa, Città viva, il Centro di aiuto alla vita, Riposto bene comune, Per un’altra Giarre, Comitato spontaneo dei cittadini, Associazione maestri cattolici di Giarre, Confconsumatori, TdM e gli ex consiglieri Gabriele Di Grazia e Tania Spitaleri. A rappresentarli, a titolo gratuito, l’avv. Giovanni Parisi. Questo percorso giudiziario fu intrapreso nel 2015 dinanzi al Tar che però ha declinato la giurisdizione rinviandola al giudice ordinario.
La posizione dell’Asp è che il pronto soccorso non funzionava adeguatamente e per questo è stato chiuso, per tutelare il diritto alla salute. L’avv. Parisi ha ribattuto che l’oggetto del giudizio non riguarda l’efficienza o meno del pronto soccorso al momento della chiusura e quindi se in quel momento il pronto soccorso non fosse nelle condizioni di poter offrire il servizio all’utenza, quanto il fatto che la chiusura fosse contraria ai parametri previsti dalla normativa primaria e costituzionale.



Secondo l’avvocato Parisi, infatti, il distretto di Giarre ha diritto ad avere un pronto soccorso secondo i parametri normativi previsti dalla normativa nazionale e regionale, la cui efficienza, come è ovvio, avrebbe dovuto essere garantire dall’Asp tramite un servizio rispondente agli standard previsti dai Livelli essenziali di assistenza.
Il giudice, infine, ha anche chiesto al legale di sottolineare i passaggi normativi del decreto assessoriale del 2015 laddove in esso si faceva menzione del concetto di “rifunzionalizzazione della rete ospedaliera", con riferimento agli ospedali riuniti di Giarre ed Acireale.
MGL
10 aprile 2018

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