Giarre, servizio rifiuti, chiesto incontro al prefetto e proclamato sciopero per il 16 aprile

Sono preoccupati i netturbini, la situazione d’incertezza degli stipendi, dovuta all’incertezza dei pagamenti da parte del Comune nei confronti della Dusty, potrebbe durare a lungo e, al momento, non si intravede una via di uscita.
Qualche giorno fa, su richiesta della Cisl, si è tenuto un incontro all’Ufficio provinciale del lavoro tra i rappresentanti della Dusty e i rappresentanti sindacali del cantiere di Giarre. Nel confronto i rappresentanti della Dusty hanno chiarito che la ditta non può anticipare alcuno stipendio ai lavoratori se il Comune non paga almeno una delle fatture già emesse. Ed è nota la situazione di incertezza del Comune di Giarre ove in questo mese di aprile si sta cercando di fare il tutto per tutto per approvare il bilancio consuntivo 2016. Addirittura  a marzo per sei dipendenti comunali part time è stata disposta l’integrazione oraria a 36 ore per predisporre il consuntivo 2016.






I sindacati dei netturbini si stanno muovendo su più fronti.
A seguito dell’incontro all’Ufficio provinciale del lavoro i rappresentanti di Cgil, Cisl e Ugl hanno inviato una lettera al Prefetto, al sindaco e alla Dusty chiedendo al Prefetto «Un immediato intervento per scongiurare possibili ricadute sul servizio e sui lavoratori» ma anche «disagi all’utenza e iniziative esasperate da parte dei lavoratori».
La Cisl ha proclamato un giorno di sciopero per lunedì 16 aprile. Una giornata di astensione dal lavoro a cui si uniranno anche i lavoratori delle altre sigle sindacali.
L’Ugl, inoltre, sta anche chiedendo un incontro con il sindaco che dovrebbe tenersi prima dell’incontro in Prefettura.
I lavoratori si sentono come se fossero in una trappola, senza via d’uscita. Tino Cucè, rappresentante della Cgil nel cantiere di Giarre spiega: «I lavoratori sono preoccupati perché si rischia di non percepire lo stipendio per vari mesi. L’incontro con il prefetto dovrebbe avvenire prima dello sciopero del 16 aprile».
«Non abbiamo alcuna certezza per lo stipendio – afferma Giovanni La Spina rappresentante della Cisl - siamo in una sorta di limbo».
«Siamo nella stessa condizione di un mese fa – aggiunge Rosario Garozzo dell’Ugl -. L’azienda dice che non può anticipare, la situazione del Comune non è rosea, non c’è una via di sbocco. Abbiamo parlato con il vice prefetto Fichera che ci ha detto che ci convocherà a breve».
Nel limbo ma anche con l’esigenza di contenere anche la loro esasperazione. Le proteste delle scorse settimane hanno, infatti, anche provocato delle contestazioni ai lavoratori da parte dell’azienda e non è il caso avere altri problemi.
MGL
7 aprile 2018

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