Giarre, riunione cda Srr Catania provincia nord

Si è tenuta a Giarre una riunione del Consiglio di amministrazione della “Srr Catania provincia nord”, la Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti di cui fanno parte la Città metropolitana di Catania e i comuni di Acireale, Adrano, Bronte, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Mascali, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto e Santa Venerina.
La seduta è stata coordinata dai sindaci di Giarre Angelo D’Anna e di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi, membri del cda. Presente il collegio sindacale. E’ stata esaminata la bozza di bilancio consuntivo 2017 e il preventivo 2018 ed è stata visionata anche la nuova pianta organica che dovrà essere adottata verso metà aprile. A tutti i sindaci soci saranno inviati questi documenti che dovranno essere discussi.
Il sindaco D’Anna riferisce che si è anche ipotizzata la costituzione di un tavolo tecnico di cui potranno far parte tecnici di ogni comune che dovranno suggerire misure per migliorare l’efficienza del servizio, curare i rapporti con le piattaforme per lo stoccaggio dei rifiuti e tenere rapporti più stretti con i tecnici della Regione. Una prima riunione di questo tavolo tecnico si terrà, prima dell’assemblea, a Santa Venerina.

Nella nuova pianta organica dovrebbero transitare risorse sinora in organico all’Ato Joniambiente, in liquidazione da anni. La volontà è quella di avvalersi sempre più di queste figure, soprattutto per i comuni che non hanno al loro interno esperti in materia.
D’Anna, di concerto con Puglisi, ritiene che la Srr «possa essere per tutti gli enti locali un’opportunità che può dare un supporto a un servizio come la gestione dei rifiuti».
Le Srr sono strutture sovracomunali e intermedie rispetto agli enti di appartenenza e all’assessorato regionale.
Tra le  loro funzioni vi è la predisposizione del piano d’ambito, l’adozione dei regolamenti e l’espletamento delle procedure per l’individuazione del gestore del servizio, il controllo del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi. Devono individuare siti per lo stoccaggio e ottimizzare i rapporti con le piattaforme.
Nei mesi scorsi si è visto come nei momenti di maggiore crisi del servizio rifiuti a livello regionale le  Srr meglio strutturate, come il calatino, hanno saputo intavolare una migliore contrattazione con piattaforme che la Srr provincia Catania nord non ha potuto fare, non avendo ancora adottato un piano d’ambito.

D’Anna ricorda la mancanza di discariche in Sicilia e il rischio di una nuova crisi nei prossimi mesi, per cui se non aumenterà la differenziata e se si dovessero esportare i rifiuti all’estero i costi del servizio potrebbero aumentare di molto.
MGL
1 aprile 2018

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