Giarre parcheggi chiede la revisione del contratto, non escludendo la rescissione

La Giarre parcheggi chiede la revisione del contratto. Sarebbe questo il senso di una lettera, di 24 pagine, arrivata venerdì al Comune di Giarre, inviata dalla ditta che per 40 anni, da contratto, deve gestire la sosta a pagamento a Giarre. Da una prima lettura sembrerebbe che nella missiva sia presa in considerazione anche l’eventualità della rescissione del contratto stesso visto che la gestione delle strisce blu a Giarre non sembrerebbe più sostenibile.
Pochi giorni fa, il Consiglio comunale, all’unanimità, aveva approvato una mozione incidentale, presentata da Antonella Santonoceto, per la rescissione di questo contratto, in quanto ritenuto eccessivamente oneroso al punto da non potere essere più ritenuto un servizio quanto una vessazione dei cittadini. Il sindaco Angelo D’Anna, in aula, aveva spiegato che non era semplice rescindere un contratto senza conseguenze, cioè senza dovere poi pagare delle penali. Il primo cittadino aveva però fatto presenti le somme che la Giarre Parcheggi è chiamata a pagare al Comune e che si aggirano intorno al milione e 250mila euro di tasse tra la Tassa di occupazione del suolo pubblico, la Tassa sui rifiuti, l’Imu e l’Ici. E varie sentenze della Commissione tributaria provinciale danno ragione al Comune nella pretesa del pagamento di questi tributi da parte della Giarre Parcheggi. Il pagamento di queste tasse non era stato previsto nel contratto, siglato dalla Giarre Parcheggi con il Comune durante la sindacatura Sodano, ma, come hanno sostenuto gli avvocati del Comune - ottenendo dalla Commissione tributaria provinciale  sentenze a favore - il fatto che il pagamento di questi tributi locali non fosse inserito nel contratto non significa che il Comune potesse derogare alla riscossione degli stessi. C’è, quindi, da ritenere che il pagamento di questi tributi non fosse previsto nel piano economico finanziario e che a queste nuove condizioni, dovendo pagare le tasse comunali, una società invece di guadagnarci vada in perdita.
In Consiglio comunale il sindaco ha affermato che difficilmente la Giarre Parcheggi avrebbe potuto pagare i tributi richiesti e che, peraltro, è una società verso cui l’ente avrebbe poco da pignorare. Inoltre, la stessa società è controllata da un’altra società ancora che non godrebbe di ottima salute.
Nella lettera sembrerebbe che la società prenda atto della non sostenibilità dell’attività in concessione, addebitando, però, la responsabilità  alle inadempienze del Comune. La ditta riferirebbe di avere chiesto più volte, in questi anni, al Comune il rispetto di tutti gli obblighi contrattuali e alcuni interventi utili al ripristino delle condizioni di equilibrio economico-finanziario della convenzione. Ma il Comune non avrebbe poi adottato le determinazioni richieste. Si profilerebbe, quindi, una sorta di richiesta di risarcimento che la Giarre Parcheggi potrebbe avanzare al Comune per il mancato guadagno. Ma il Comune, da parte sua, chiede alla Giarre Parcheggi il pagamento di oltre un milione di euro di tasse.






Il sindaco ha indirizzato ai suoi collaboratori la missiva e dopo Pasqua dovranno essere fatte tutte le valutazioni necessarie. E forse inizierà una nuova fase per Giarre.
MGL
1 aprile 2018

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