Giarre, a marzo la differenziata tracolla

 Da una settimana attende di essere rimossa la carcassa di un suino, abbandonata dentro sacchi neri dell’immondizia, nel torrente Macchia. Dopo una settimana di decomposizione nauseabondi l’odore che emana. La circostanza è stata segnalata anche da un lettore. Sono state avvisate le autorità competenti: corpo forestale, Asp e polizia municipale. Non è stata ancora emanata l’apposita ordinanza per lo smaltimento. In genere viene incaricata una ditta che occupa di bruciarla.
La carcassa di animale è un “rifiuto” particolare che richiede una procedura specifica per essere smaltita di cui non si occupa la Dusty. Per quanto riguarda, invece, i rifiuti ordinari, differenziati e indifferenziati a marzo si registra un tracollo della differenziata, passata dal 30,08% di febbraio al 18,3% di marzo. Il 30% di differenziata voleva dire essere a un passo dal 35% che tutti i comuni siciliani devono raggiungere entro maggio, così come previsto da una recente ordinanza del governatore Nello Musumeci. Come precisa la dirigente comunale Leonardi, nel 18% non è conteggiata la porzione dell’umido che, pur essendo raccolto in forma differenziata, al momento è destinato nella discarica della Sicula Trasporti come rifiuto indifferenziato. «Tutto ciò – scrive la dirigente – è dovuto alla chiusura della piattaforma Raco, con la quale questo Ente è convenzionato. Si rappresenta ancora che le richieste di conferimento dell’umido in altre piattaforme, Ofelia srl e Kalat Impianti, hanno avuto esito negativo».
Per rilanciare il servizio rifiuti è in programma questa settimana una riunione tecnica al Comune.  Vari i temi che saranno toccati, alcuni in sospeso ormai da mesi. Tra questi le telecamere. Come spiega l’assessore alle attività tecniche Franco Di Rao si verificherà la congruità delle telecamere fornite dalla Dusty: il Comune preferirebbe che le immagini venissero immagazzinate in una scheda dati.
Poi si parlerà anche del Centro comunale di raccolta, mancano gli ultimi documenti, dopo l’ultimazione del progetto. Ma una volta avuti tutti i documenti chi dovrà realizzarlo? Una sentenza ha disposto che il servizio debba essere gestito dall’associazione temporanea d’impresa composta dalle ditte Igm e Senesi che però non hanno inviato alcuna comunicazione al Comune dopo la sentenza e è stato interpellato il pool legale comunale per capire il da farsi.





  
Tra le questioni anche da dirimere il monitoraggio del pagamento della Tari: a quanto pare al comune figurano dei pagamenti ma non chi li ha effettuati e bisogna evitare di tornare a inviare i bollettini Tari ai cittadini che li hanno già pagati.
MGL
24 aprile 2018

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