Giarre, rendere fruibile una porzione dell'alveo del torrente

Rendere fruibile una porzione dell’alveo del torrente Macchia. E’ questo negli intenti di alcune associazioni locali e della parrocchia di Macchia che hanno incontrato il sindaco Angelo D’Anna e l’assessore ai lavori pubblici Franco Di Rao per avviare un percorso in tal senso. Un’idea finalmente progettuale in un comune in cui in questi anni si è parlato solo di problemi ed emergenze. 
L’incontro con il primo cittadino è avvenuto sui luoghi che si intende rendere fruibili e a cui si accede da via Firenze nella frazione di Macchia. A pochi passi dal centro abitato ci si immerge nella natura. Qui, tanti anni orsono, furono piantati dei pioppi, ma oggi molti di questi alberi dovrebbero essere tagliati perché sono troppo vecchi e qualcuno troppo sbilenco e in caso di forte vento potrebbe abbattersi. Alla ricognizione erano presenti rappresentanti del Wwf jonico etneo che immaginano in questo luogo un possibile percorso naturalistico nel tratto compreso tra via dei Garofani e via Giuseppe La Masa. Il Wwf, in particolare, porta avanti questo tema già dal 2013, quando, durante la campagna elettorale, organizzò una passeggiata nel torrente Macchia con i candidati sindaco. Adesso, all’incontro con il sindaco D'Anna erano presenti anche uomini del Corpo forestale, rappresentanti della sezione giarrese del Club alpino italiano, dell’associazione politico-culturale “Articolo 1”, della parrocchia “Maria Santissima della Provvidenza” e del II istituto comprensivo di Giarre. In questo contesto, proprio una scolaresca dovrebbe essere, a giorni, la prima fruitrice di questo spazio, dopo alcuni studi condotti dagli alunni in classe e riguardanti proprio il torrente Macchia. L’area, peraltro, proprio di recente, è stata ripulita in occasione di una gara di mountain bike. E diversi bikers conoscono e frequentano la zona. La zona si presterebbe anche per un percorso ciclabile, per un’area pic-nic e per molteplici altri utilizzi a scopo naturalistico. Molto spesso invece, purtroppo, viene utilizzata, impropriamente, come luogo ove abbandonare rifiuti.
L’incontro è servito per concordare insieme come muoversi. Il primo passo è quello di coinvolgere gli enti che hanno competenza sull’alveo del torrente che fa parte del demanio idrico fluviale. E quindi i primi enti con cui cercare un’interlocuzione sono l’agenzia del demanio e il genio civile a cui sarà indirizzata una lettera per manifestare l’interesse a migliorare l’area e renderla fruibile, chiedendo la possibilità di un incontro per potere condividere un percorso.






L’idea è quella di non partire con grandi progetti che poi sono irrealizzabili e non alla portata del Comune, ma puntare su una piccola porzione di terreno, senza alterare lo stato dei luoghi.
MGL
16 marzo 2018

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