Giarre, servizio rifiuti. I giorni della protesta 2

E’ terminata l’occupazione del municipio di Giarre da parte dei lavoratori del servizio di igiene urbana. Ieri è stato, finalmente, ottenuto un primo contatto con la Prefettura e la “liberazione” del Comune era un presupposto per una convocazione delle parti in Prefettura a Catania.
Le azioni di protesta non terminano. I lavoratori aspettano due stipendi e a febbraio hanno percepito lo stipendio relativo a dicembre. Il Comune di Giarre, per via di problemi con la banca-tesoreria comunale, non ha potuto per due mesi effettuare mandati di pagamento e per questo è in ritardo nel pagare le fatture della Dusty. Sullo sfondo però ci sono anche i timori per tutte le problematiche che possono nascere dal cambio ditta nella gestione del servizio rifiuti a Giarre, disposto da una recente sentenza del Cga.
Un gruppo di lavoratori ha trascorso l’altra notte nell’aula consiliare e ieri hanno lavorato solo la decina di operai a tempo determinato. Tanti per questo motivo i rifiuti che ci sono per le strade.
Alfio Leonardi, responsabile del Dipartimento Igiene ambientale della Fp Cgil, spiega:«Il prefetto ha comunicato di volere incontrare lavoratori fuori dal Comune e convocherà un incontro in Prefettura. Domani (oggi ndc) i lavoratori non effettueranno straorinario per rimuovere i cumuli di rifiuti che si sono formati».
L’Ugl esprime rammarico nei confronti dell'azienda che in questi 2 giorni non ha espresso alcuna solidarietà ai lavoratori mentre al contrario il sindaco Angelo D’Anna ha incontrato più volte gli operatori. Inoltre, secondo voci non confermate giunte all’Ugl, l’azienda avrebbe effettuato una segnalazione alla commissione di garanzia per l’astensione di ieri dal lavoro.




«I lavoratori hanno sacrificato due giorni di salario con lo sciopero per potere riscuotere, ancora non si sa quando, lo stipendio – dice Rosario Garozzo dell’Ugl – almeno il sindaco D’Anna è stato sempre disponibile. I mandati di pagamento più veloci saranno frutto anche della protesta dei lavoratori. Di certo andremo avanti con altre forme di lotta. Comunque, sarà difficile che i lavoratori in tempi brevi smaltiscano l’arretrato».
Frattanto, tra questa nuova emergenza rifiuti che si è creata e le nuove incertezze derivanti dalla notizia del cambio ditta a farne le spese è la raccolta differenziata a Giarre che proprio negli scorsi mesi stava iniziando a decollare e aveva superato il 30%.  
MGL
pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 14 marzo 2018

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