Giarre, l'amministrazione ci ripensa e non vuole più allungare il piano di riequilibrio

E’ sempre tesa l’atmosfera nell’aula consiliare giarrese e anche nell’ultima seduta del civico consesso sono andate in scena raffiche di critiche reciproche. Il consigliere Armando Castorina, fedelissimo di D’Anna, ha accusato il presidente della massima assemblea cittadina, Francesco Longo, di non essere stato super partes nella formazione delle commissioni consiliari e lo ha invitato ad essere «più equilibrato, equidistante e rispettoso» dei consiglieri di D’Anna. Piccata la replica di Longo che ha affermato di preferire di essere squilibrato piuttosto che cedere una presidenza di commissione all’ex maggioranza a cui non è stato mai strutturato.
Poi è stata la volta di Giusi Savoca organizzatrice di un mese di visite mediche gratuite dedicate alle donne, iniziativa che l’anno scorso aveva organizzato in collaborazione con la collega Rosy Finocchiaro. Dopo il “divorzio” dentro l’ex maggioranza la Savoca quest’anno organizza la manifestazione da sola, anche se la Finocchiaro in aula ha affermato che la salute non ha maggioranza od opposizione.
E’ stata rifatta, frattanto, la composizione delle commissioni, la settimana prossima saranno eletti i presidenti. Dai componenti di ogni commissione si deduce che all’ex maggioranza di D’Anna rimarrebbe solo la presidenza della II commissione consiliare “Attività produttive”, mentre le altre 4 presidenze passerebbero all’opposizione.
Colpo di scena poi per il prolungamento del piano di riequilibrio pluriennale del Comune. L’assessore al bilancio Salvo Vitale ha spiegato che l’amministrazione, dopo avere compiuto degli approfondimenti, ha ritenuto che non valesse la pena ricorrere a questa opportunità che avrebbe permesso al Comune di fruire di 150-180mila euro in più all’anno. «Abbiamo ritenuto di non utilizzare questa opportunità – spiega Vitale - in quanto in discussione abbiamo due piani di riequilibrio: uno approvato e l’altro in itinere: a quale dei due piani dobbiamo fare riferimento? In un piano abbiamo determinate percentuali che porterebbero alla conferma dei 10 anni, nell’altro piano potevamo fruire dei 5 anni in più. Ma non volevamo mettere altra carne sul fuoco e, comunque, eventualmente, l’unica voce che era possibile passare da 10 a 15 anni era il disavanzo di amministrazione, avremmo potuto impegnare il bilancio per un importo inferiore ai 200mila euro».




Critica l’opposizione che ha incalzato di domande l’assessore e il Collegio dei revisori dei conti. Ironico Maurizio Arena che ha rimarcato di essere andato all’opposizione per avere proposto di realizzare un ascensore di 100mila euro. Ma Castorina gli ha replicato che c’è la disponibilità a realizzare il progetto, era il contesto che non andava. Caustico Leo Patanè che ha accusato l’amministrazione di non essere stata capace di fare quello che voleva fare.
MGL
28 febbraio 2018

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