Giarre, una casa per Rosario

Tutti d’accordo nel volerlo aiutare ma poi ci si perde tra burocrazia, procedure, autorizzazioni e documenti vari. E’ la storia di Rosario Parisi, disabile gravissimo, affetto da mielite trasversa, una lesione del midollo per cui dalla vita in giù non ha più sensibilità. Rosario si sposta su un motorino per disabili. Anni fa il comune gli assegnò provvisoriamente, con una procedura dubbia, un ex garage, fatiscente e igienicamente malsano. Qui Rosario è stato pure morso da topi e una volta la badante trovò pure le formiche dentro le sue piaghe. Finalmente, da qualche mese, si è liberata una casa popolare dello Iacp (dicono occupata prima da zingari) che potrebbe accogliere Rosario. Per lo Iacp Rosario potrebbe stare in questo alloggio. Al Comune è nota la situazione di Rosario ma non si trova la procedura giusta per potergli assegnare, in via provvisoria, questo alloggio: Rosario può starci solo da abusivo ed è esasperato.





In proposito, l’assessore ai servizi sociali, Enza Rosano, spiega: «Questa amministrazione, appreso della situazione di assoluta indecenza in cui questa persona ha vissuto negli ultimi nove anni, nella persona del sindaco ha richiesto una valutazione da parte del servizio sociale comunale. A metà gennaio si è venuti a conoscenza, da una relazione, che questo concittadino non sarebbe economicamente in grado di provvedere in autonomia a reperire una diversa ed idonea abitazione, neppure con l'aiuto dei familiari 'obbligati per legge' ad aiutarlo. Data la descrizione pervenutaci, anche fotografica, sulle pessime condizioni del locale adibito da così tanti anni a sua abitazione si è presa in considerazione la possibilità di un suo trasferimento, anche in via eccezionale, in una vera e propria casa. L'ufficio di servizio sociale aveva avuto informalmente notizia di un alloggio popolare, lasciato libero dagli inquilini, che rientrava nella disponibilità del Comune e che poteva  risultare sufficientemente idoneo ai bisogni di questa persona. 
L’apparato burocratico comunale è stato investito del compito di cercare una possibile soluzione che però non si presenta facile. Infatti, per quanto ci risulta, nel 2009 non sarebbe stata utilizzata una procedura qualificata e, soprattutto, la procedura d'urgenza in seguito non sarebbe mai stata ratificata e validata dalle  ulteriori azioni amministrative necessarie. Questo sta rallentando una veloce e necessaria soluzione al problema, oggettivamente urgente. Si sta comunque procedendo per predisporre nel più breve tempo possibile tutti i possibili atti necessari. Qualora fosse indispensabile, il sindaco potrebbe emettere eventualmente un’ordinanza di necessità ed urgenza per questioni di salute».
MGL
18 febbraio 2018

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