Giarre: riflettori sulla videosorveglianza

La II commissione consiliare “Attività produttive” ieri ha dedicato una seduta alla videosorveglianza a Giarre, strumento che può servire anche per la sicurezza delle attività economiche giarresi.
Un fronte quello della videosorveglianza su cui, tuttavia, c’è tanto lavoro da fare. Come riferisce, infatti, la presidente Rosy Finocchiaro «sono presenti a Giarre dieci postazioni fisse con tre telecamere ciascuna, sparse per la città, più altre due telecamere, dell’ufficio tecnico comunale, di cui uno piazzata nella zona artigianale e una seconda puntata verso il torrente Macchia»; quest’ultima è finalizzata a monitorare la situazione del torrente e la presenza di eventuali criticità. Per queste telecamere è necessario garantire la manutenzione (che dovrà essere affidata ad una ditta esterna) al fine di assicurarne la costante funzionalità.  E come sempre sono necessarie risorse economiche che i consiglieri dovranno sollecitare all’amministrazione per questa finalità.
Oltre all’aspetto economico ci sono anche correttivi che si possono apportare sul piano organizzativo: «Potrebbe essere utile – spiega il vice presidente della commissione Armando Castorina - centralizzare tutte le informazioni e la gestione di tutte le telecamere in un unico settore del Comune perché adesso alcune telecamere sono a servizio dell’ufficio tecnico, altre della polizia locale».







Altro capitolo sono le telecamere finalizzate a prevenire la formazione di discariche e l’abbandono indiscriminato di rifiuti. In questo caso il capitolato d’appalto relativo al servizio rifiuti prevede che la ditta appaltatrice metta a disposizione del comune otto telecamere. Al momento la Dusty ne avrebbe fornite cinque, tuttavia, il modello fornito non è della tipologia che risponde meglio alle esigenze degli uffici comunali. «E’ più utile – spiega Castorina – un modello di telecamera che si possa “interrogare” da remoto per potere monitorare in tempo reale un sito e che possibilmente sia pure wi-fi». Il Comune al momento ha accettato con riserva le telecamere della Dusty e data questa difformità l’amministrazione potrebbe chiedere alla ditta la loro sostituzione. Soluzione fortemente sollecitata dal consigliere Giuseppe Leotta e da altri consiglieri.
MGL
13 febbraio 2018

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