Giarre, cronistoria della crisi /3 D'Anna non ha più la maggioranza


E’ ufficiale: l’amministrazione D’Anna non ha più maggioranza in Consiglio. Nella seduta di ieri, infatti, è passato tra i banchi dell’opposizione il gruppo “Partecipazione e democrazia”) Maurizio Arena, Giuseppe Leotta e Giusi Savoca, precisando di farlo per scelta e non perché mandati lì da altri.
La seduta è stata un ring tra i superstiti dell’ex maggioranza e la nuova maggioranza-opposizione.
Savoca ha chiesto le dimissioni del sindaco dopo averlo accusato di non averla sostenuta e di averla ostacolata nelle sue iniziative. Leotta si è detto amareggiato per la revoca dell’assessore Mangano e reputa la vicenda del voto agli emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche è solo una scusa. Arena ha rivendicato il voto a favore solo agli emendamenti con parere favorevole dei dirigenti, tranne quello degli ascensori per disabili.
I consiglieri di opposizione della prima ora si sono schierati con i nuovi colleghi e hanno elogiato l’ex assessore Mangano.
Dalla ex maggioranza Armando Castorina ha replicato che "Partecipazione e democrazia" aveva disatteso gli accordi presi e che con l'approvazione degli emendamenti si allungano i tempi di approvazione bilancio. E Antonio Camarda ha aggiunto che in commissione si era ragionato per una cautela verso gli emendamenti, data la nuova normativa, e che c’era la disponibilità a portarli avanti in futuro. Ma l’opposizione ha rivendicato il diritto di presentare emendamenti e di avere votato progetti utili alla città.





Alla fine il sindaco ha precisato che la revoca di Mangano non sminuisce l’impegno dell’ex assessore ma era emerso un modo di intendere la politica che non permetteva più di immaginare un percorso comune e si è preso atto di un gruppo non più in linea con la coalizione. Ha chiesto che non passi il messaggio che alcuni vogliono il bene della città e altri no: anche a lui interessa la realizzazione di ascensori per disabili.
Intanto, come previsto, i dirigenti comunali hanno chiesto più tempo per predisporre gli atti per il bilancio. Entro 30 giorni il Consiglio lo deve approvare per non andare a casa.
Era tale la tensione che i consiglieri si sono divisi pure sull’udienza del 23 febbraio che vede imputati i manifestanti che nel 2015 bloccarono un treno per protestare contro la chiusura del pronto soccorso.
Giannunzio Musumeci ha chiesto che il sindaco sia presente in tribunale e che il comune offra il patrocinio agli imputati. Una richiesta sottoscritta dall’opposizione. Castorina ha precisato che gli studenti hanno chiesto la presenza informale del sindaco alla manifestazione che hanno organizzato per il 23. Il presidente Longo ha annunciato una seduta solo su questo tema.
MGL
16 febbraio 2018

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