Giarre, cronistoria della crisi /1 Il nuovo gruppo

il momento in cui Giusi Savoca annuncia la costituzione
di "Partecipazione e democrazia"
E adesso siamo arrivati a quattro gruppi e due dichiarazioni di indipendenza. E’ sempre più frammentata la maggioranza di forze civiche che sostiene l’amministrazione comunale. Lunedì, in Consiglio comunale Giusi Savoca ha annunciato la costituzione di un nuovo gruppo, “Partecipazione e democrazia”, di cui oltre la Savoca, che prima era indipendente, fanno parte Giuseppe Leotta e Maurizio Arena, prima componenti di “Giarre èvviva”, gruppo rimasto senza capogruppo dopo le dimissioni di Giuseppe Leotta. Colui che avrebbe dovuto essere il nuovo capogruppo, Francesco Cardillo, per reazione si è dichiarato indipendente, denunciando il venire meno della compattezza e del patto etico che aveva caratterizzato la coalizione all’inizio. Cardillo ha deciso di darsi una pausa di riflessione ritenendo che, dato l’accaduto, i tanto vituperati vecchi partiti brillino per chiarezza dinanzi a questa confusione civica. E questo forse vuol dire che costituirà il gruppo di “Forza Italia”, ma di certo ritiene responsabile il sindaco che nella vicenda non sta prendendo posizione.
Il nuovo gruppo “Partecipazione e democrazia”, che ha nell’assessore Piero Mangano il suo punto di riferimento, potrebbe chiedere la verifica di maggioranza e forse aspirare a un altro assessorato.
il momento in cui Cardillo si dichiara indipendente
Dall’opposizione Fabio Di Maria ha dichiarato che Città viva e Giarre èvviva hanno illuso i giarresi. Leo Patanè ha affermato di avere perso il conto dei gruppi di maggioranza; Giannunzio Musumeci ha chiesto che sia reso pubblico il patto etico sottoscritto dai consiglieri di maggioranza e ha dichiarato fallito il civismo a Giarre.
La maggioranza allo sbaraglio, all’insegna della confusione predetta da Francesco Cardillo, si è divisa nel voto di alcuni emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche proposti da Antonella Santonoceto e Vittorio Valenti.




Così facendo però ha stravolto il bilancio di previsione 2017-19 che è all’ordine del giorno della seduta di giovedì 15, mentre il segretario generale Marco Puglisi ha precisato che con la nuova normativa non si possono fare i piani triennali delle opere pubbliche di una volta con progetti impossibili: adesso per ogni opera occorre impegnare delle somme di bilancio, allegare un progetto preliminare e indicare un crono programma dei lavori. E dato che sono stati approvati lavori con importi di rilievo pare difficile che entro giovedì l’Ufficio tecnico produca tutti i documenti richiesti, si riveda il bilancio e i revisori abbiano il tempo di esprimere il loro parere favorevole.
MGL
14 febbraio 2018

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