Giarre, le lunghe code dei cercatori di lavoro

Lunghe code si vedono quasi ogni giorno dinanzi al Centro per l'impiego di via Veneto a Giarre, punto di riferimento per quanti sono in cerca di lavoro e che risiedono nei comuni di Calatabiano, Fiumefreddo, Giarre, Mascali, Milo, Riposto, Sant'Alfio, Santa Venerina e Zafferana Etnea.
Dalle prime ore del mattino sono lì in coda per il “Patto di servizio personalizzato” o la Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione o per le politiche attive per il lavoro. Ultimamente hanno affollato l’ufficio gli stagionali che lavorano nel settore turistico e hanno concluso la stagione con la scadenza dei contratti il 30 ottobre. Soprattutto nei comuni di Fiumefreddo e Calatabiano risiedono lavoratori stagionali nelle strutture ricettive di Giardini Naxos e Taormina. E sono circa 800 gli stagionali ricevuti dal Centro per l’impiego lo scorso mese che si sono aggiunte all’utenza giornaliera che aggira intorno al centinaio di persone.
Dal Cpi spiegano che negli ultimi tre anni  i disoccupati anziani sono notevolmente aumentati, forse superando i giovani. Disoccupati ultracinquantenni più penalizzati perchè incontrano notevoli difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro: spesso, quando un’azienda assume preferisce lavoratori più giovani, anche per le agevolazioni fiscali. Il settore che ha causato il maggior numero di disoccupati è l’edilizia.





Nel Centro per l’impiego gli utenti vengono seguiti attraverso un programma e vengono stimolati a effettuare una ricerca di lavoro, a livello locale ma anche all’estero. «Il Centro in questi giorni  - spiega la dirigente Nerina Patanè - ha celebrato l’” Employers Day ” per interloquire con gli utenti, spiegare come si redige un curriculum, secondo gli standard europei, e su quali piattaforme cercare lavoro. Abbiamo parlato del portale Eures che propone delle opportunità di lavoro a livello internazionale. L’incontro è stato un aggiornamento, perché il  mondo del lavoro è dinamico. Abbiamo presentato anche tutti gli incentivi porta con sè il disoccupato e sottolineato l’importanza della dotazione delle esperienze che ha maturato. Non creiamo posti di lavoro ma mettiamo l’utente nelle condizioni di scommettersi per un lavoro». 
MGL
3 dicembre 2017

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