Giarre, a lavoro per un regolamento sul compsotaggio

Compostaggio, questo sconosciuto. Ma forse, a breve, a Giarre non sarà più così. La V commissione consiliare “Lavori pubblici”, presieduta da Antonio Camarda, sta lavorando ad un regolamento. «Abbiamo studiato l’esperienza di Santa Venerina, dove il compostaggio viene effettuato da anni – spiega il presidente Camarda - . Dopodichè l’associazione Rifiuti zero ci ha presentato una proposta. Abbiamo inviato il tutto agli uffici per una bozza di regolamento adattata al nostro territorio e, infine, abbiamo incontrato il dott. Trovato dell’ufficio comunale  ecologia».
Da capitolato è prevista la distribuzione  ai giarresi di 500 compostiere in comodato d’uso. Il compostaggio potrebbe comunque essere effettuato anche con una compostiera fai-da-te. I consiglieri stanno prevedendo che potrà compostare chi possiede un giardino di 40 mq almeno. Bisognerà dichiarare l’adesione al compostaggio e in caso di ripensamento bisognerà anche dichiarare la disdetta. Poi occorrerà frequentare un corso di compostaggio che sarà tenuto dai tecnici della Dusty ma a cui hanno dato la loro disponibilità a collaborare anche le associazioni di volontariato.  «L’obiettivo – spiega Camarda -  è ridurre la frazione dell’umido, quella meno inquinante e più naturale ma anche quella più gravosa in termini di peso in percentuale raccolto. Se si pensa poi ai problemi a livello regionale per il conferimento dell’umido è chiaro il contributo che potrebbe dare il compostaggio».





Dopo una fase di sperimentazione dovranno essere previsti anche degli sgravi della Tari per chi effettua il compostaggio. Saranno previste anche ispezioni e verifiche e, soprattutto, dovranno diminuire a livello comunale le percentuali di umido raccolte. Una tonnellata di umido in discarica costa 95 euro.
MGL
30 novembre 2017

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