Giarre, Comune allarga campo del palacannavò e pensa a nuovo palazzetto dello sport


Il campo da gioco del palacannavò è troppo stretto per una squadra di basket che milita in serie C e il Comune adesso sta provvedendo ad allargarlo. Lo conferma l’assessore allo sport Piero Mangano che ha seguito questo iter che a breve porterà nel nuovo anno all’inizio dei lavori. Interventi per un importo complessivo di 21mila euro circa (di cui 16mila circa a base d’asta).
Per il Basket Giarre questo allargamento del campo è l’unico modo per continuare a giocare a Giarre e non vedersi costretto ad emigrare in impianti sportivi di altri comuni. «Le misure di un campo regolamentare ove disputare un campionato di basket di serie C sono di 28 metri per 15 – spiega Andrea Grasso della società Basket Giarre - . Il campo del palacannavò è di 26 metri per 14. Per l’anno in corso abbiamo ottenuto dalla Federazione una deroga in quanto siamo una squadra neo promossa in serie C, ma dal prossimo anno non si potrà giocare più nel palacannavò se resta così com’è. Il campo dovrà essere, quindi, allargato di un metro e allungato di 2. L’allargamento dovrà essere realizzato usando gli stessi materiali del campo e dovrà poi essere eseguita la lucidatura, la levigazione e il tracciamento delle linee».
I lavori di allargamento non erano alla portata della società sportiva che già si fa carico di tanti piccoli interventi, come la periodica sistemazione del tabellone.




L’assessore Piero Mangano allarga lo sguardo pensando anche al futuro più
remoto. Giarre è sotto il profilo sportivo molto vivace e gli impianti esistenti non bastano più alle numerose squadre sportive attive. «Agli inizi del nuovo anno – dice l’assessore - sarà indetto un tavolo tecnico con le società sportive che orbitano nella nostra città per individuare un sito, in base al piano regolatore, ove progettare un nuovo palazzetto e pensare così a lunga scadenza. Un solo palazzetto a Giarre sta stretto: se non si parte non si arriva».
I tempi in questi casi sono lunghissimi, basti pensare a come andò con la tensostruttura: progetto fatto nel 2002, i lavori finanziati con un mutuo alla cassa depositi e prestiti e ultimati nel 2009; l’impianto affidato a un privato nel 2011.  Un peccato poi che per via delle dimensioni e di come è strutturato non vi possano giocare squadre di basket o volley.
Andrea Grasso conviene sulla necessità stavolta di coinvolgere sin dall’inizio  le associazioni sportive, ognuna delle quali conosce le esigenze strutturali dello sport che pratica. «Al tavolo tecnico del Comune – dice – porteremo l’ing. Spadaro, nostro socio e membro della commissione impianti sportivi della Federazione italiana pallacanestro Sicilia».
MGL
28 dicembre 2017

Commenti