Giarre, le reazioni alle dimissioni di Sara Giuffrida

Non commentano più di tanto le dimissioni della segretaria politica di Città viva, Sara Giuffrida, i consiglieri che con lei hanno avuto lo scontro più duro, Massimo Di Prima e Patrizia Caltabiano, fuori usciti da Città viva per formare un nuovo gruppo. «Non merita una replica quanto ha dichiarato – dice Di Prima anche a nome della Caltabiano - : cosa dire a una persona per la quale siamo andati via da Città viva?».
Dispiaciuta è, invece, Giusi Savoca, altra ex di Città viva: «Nutro profondo dispiacere e amarezza – dice - perché si tratta di una persona che già in campagna elettorale si è scommessa per il movimento e ha sempre lottato per lo stesso senza secondi fini. Non ho motivo di rispondere a quanto ha detto nel suo discorso in quanto sono certa che non si riferiva a me, poichè io non ho creato alcun gruppo consiliare ma mi sono dichiarata indipendente in seguito alle risposte mai ricevute dalla maggioranza sulla formazione del nuovo gruppo, avvenuta all’ insaputa del segretario Giuffrida, persona che stimo e che ricopriva un ruolo che ho sempre rispettato».
«Ringrazio il segretario politico per il lavoro svolto protrattosi per quattro anni con grande energia e generosità – dice il sindaco Angelo D’Anna – l’assemblea dei soci le aveva chiesto di ripensarci o di far parte del direttivo. Vanno rispettate le scelte e le persone. Città viva con questo direttivo vuole rilanciare il proprio modello di partecipazione». Il nuovo direttivo è formato da Angelo D’Anna, Salvatore Cantarella, Mario Castorina, Fabio Cavallaro, Angela Coppola, Paolo La Carrubba, Massimiliano Russo e Santo Saitta.
«Sono certo – dice il capogruppo di Città viva Armando Castorina -  che, da consulente del sindaco, Sara Giuffrida continuerà a dare il proprio contributo a beneficio della città».
Secondo il consigliere di opposizione Leo Patanè, invece: «Queste dimissioni sono  l'ennesimo segnale di sofferenza della maggioranza e soprattutto di Città viva. Dopo circa un anno il numeroso gruppo consiliare si è sgretolato e sono rimasti solo in due. La Giuffrida e' stata  insieme al sindaco, suo cugino, la promotrice di Città viva e le sue dimissioni segnano il fallimento del movimento e l'inizio del tracollo dell'attuale amministrazione».




MGL
31 ottobre 2017

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