Giarre, Comune prepara 4 progetti per chiedere finanziamento ristrutturazione di altrettante scuole


Sono 4 i progetti che il Comune intende presentare per il Pon nazionale che finanzia interventi di edilizia scolastica. Due riguardano il plesso Collodi di via Siracusa e la scuola media di S.Giovanni Montebello, gli altri due le scuole primarie di Trepunti e di S.Camillo che adesso hanno alcuni locali chiusi, con seguito di proteste dei genitori.


Ieri la IV commissione consiliare, presieduta da Giusi Savoca, ha discusso di questo. “L’assessore D’Urso – dice la presidente – ci ha detto che il Comune si è accreditato per partecipare: dal 18 ottobre ottobre si devono presentare i progetti. Ci torneremo a riunire il 17, con i tecnici comunali, per verificare a che punto siamo, altrimenti si potrebbe dover ricorrere ad un incarico esterno a un ingegnere”.

Per la Collodi è stato già ottenuto un altro finanziamento ma non sappiamo a che punto è – precisa l’assessore D’Urso -. Abbiamo verificato che questo bando non confligge con l’altro finanziamento: perché allora non provarci?”.

I plessi di Trepunti e San Camillo presentano problemi simili: “Una perizia – spiega D’Urso – ha evidenziato dei controsoffitti che sono a rischio crollo nel momento in cui porzioni di tetto vi cadessero sopra. Alcune aule sono interdette e per motivi di budget non siamo riusciti a effettuare la riparazione. Questo bando ha tempi lunghi, per cui contiamo di effettuare come Comune, a prescindere, una messa in sicurezza per potere riaprire le aule”. 

Per quanto riguarda la penuria di progettisti al Comune l’assessore pensa di ovviare o con convenzioni con la Città metropolitana o con gli ordini degli architetti e degli ingegneri. Dati i tempi ristretti per questo Pon potrebbe essere necessario ricorrere a un professionista esterno. Ipotesi auspicata dal consigliere Giannunzio Musumeci, che ricorda alcune positive esperienze passate, ma verso cui è fortemente critico il consigliere Fabio Di Maria: “E’ assurdo – dice - addirittura l’incarico potrebbe costare 40mila euro quando da oltre un anno i genitori chiedono dei lavori di manutenzione e il Comune non ha i fondi per realizzarli. Questi progetti dovrebbe poterli fare l’ufficio tecnico comunale.  




I tempi stretti a cui ci siamo ridotti sembrano un metodo di vecchia politica per affidare incarichi. Per un lavoro di 100mila euro non si può pagare 40mila euro a un professionista e poi il finanziamento si potrebbe pure non ottenere. Questa amministrazione sembra continuare come ha iniziato: dando incarichi ad amici”.

MGL
7 ottobre 2017

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