Giarre, appalto rifiuti, accordo lavoratori-Dusty, sentenza in favore della Senesi

Servizio rifiuti tra luci e ombre. Iniziamo con le buone notizie: sindacati e Dusty sembra che abbiano raggiunto un accordo. Lo rende noto Rosario Garozzo dell’Ugl: «L’azienda – dice - ha recepito una nostra proposta di dieci mesi fa che altre aziende operanti nel territorio avevano accolto. La proposta consiste in 36 ore lavorative mattutine settimanali e due ore settimanali pomeridiane durante le quali si può provvedere alla pulizia dopo il mercato settimanale e ad altri servizi».
Come si ricorderà, da alcune settimane era stata modificata l’organizzazione dell’orario di lavoro degli operatori di 38 ore settimanali. Erano state ridotte le ore mattutine per ottenere due rientri pomeridiani. Un nuovo orario che, però, ai lavoratori non è piaciuto. E la raccolta differenziata, appena all’inizio, ha cominciato a perdere colpi. A questo si devono aggiungere, negli ultimi giorni, anche ulteriori problemi nel conferimento dell’umido.
Ma poi ci sono le ombre. Non si sono fermate, infatti, le vicende giudiziarie. Il Consiglio di giustizia amministrativa, infatti, ha di recente emesso una sentenza di I grado che a favore della Senesi che tra qualche mese potrebbe subentrare alla Dusty.



Intricata la vicenda giudiziaria ancora in corso e che, con i tempi della giustizia italiana, potrebbe andare avanti per mesi. A grandi linee, e senza entrare nei tecnicismi, in un primo momento l’associazione temporanea d’impresa tra la Igm e Senesi era stata esclusa dalla gara e l’Urega aveva disposto l’aggiudicazione provvisoria a favore della Dusty. L’Ati Igm ha impugnato al Tar il provvedimento è l’impugnazione è stata accolta. La Dusty si è opposta. Adesso siamo arrivati a una sentenza del Cga di primo grado a favore della Senesi. Tra alcuni giorni la camera di consiglio dovrà decidere sulla sospensiva in attesa del giudizio sul merito che potrebbe arrivare tra sei-otto mesi.

Come spiegano dal Comune, non aveva senso, dopo che l’Urega aveva disposto l’aggiudicazione provvisoria della gara, non procedere con la stipula del contratto e andare avanti per parecchi mesi in proroga con la vecchia ditta. Di certo, l’incertezza del diritto che permea le vicende italiane non aiuta a dare stabilità ad un servizio delicato come quello dei rifiuti. Al momento bisogna attendere. Si può solo ipotizzare che questa incertezza potrebbe rallentare la realizzazione del Centro comunale di raccolta, che deve essere realizzato a spese della ditta aggiudicataria.
MGL
15 ottobre 2017

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