Giarre, colpi di scena nella seduta di Consiglio che approva il bilancio preventivo 2016

L’agognato bilancio 2016 è stato approvato lunedì dal Consiglio comunale, anche se la seduta preannunciava un finale diverso. Innanzitutto sul piano triennale delle opere pubbliche e, in particolare, sul progetto di finanza sulla condotta adduttrice c’erano in ballo due emendamenti, quasi uguali, per cassarlo dal piano: il primo era stato presentato dal consigliere Pd Giannunzio Musumeci, il secondo dal presidente della V commissione Antonio Camarda, a nome della commissione. Musumeci avrebbe avuto voti anche dalla maggioranza e quest’ultima, alla fine, ha approvato l’emendamento del consigliere di opposizione. «Sono felice – dice Musumeci – che la maggioranza abbia ascoltato la mia richiesta. E’ necessario, infatti, approfondire di più tale progetto molto impegnativo per il comune».
«L’approvazione di questo emendamento – commenta il consigliere di opposizione Leo Patanè - ha confermato la fondatezza delle perplessità da me mostrate durante le due sedute della V commissione convocata su richiesta mia e dell’opposizione sul tema».
Il sindaco Angelo D’Anna ha annunciato che un progetto simile sarà riproposto nel prossimo piano, con correttivi, tra cui la durata, e che è volontà dell’amministrazione risolvere i problemi della gestione idrica.
Dopodichè, i consiglieri Patanè, Santonoceto e Valenti hanno presentato ben 250 emendamenti al piano delle opere pubbliche 2016-18. Un ostruzionismo sulle orme di un’analoga iniziativa dell’ex consigliere Raffaele Musumeci. Ma Giannunzio Musumeci ne ha preso le distanze ed è uscito dall’aula.
Dentro è scoppiata la protesta della maggioranza che, alla fine, decide di restare in aula, anche sino al mattino, per bocciare tutti gli emendamenti.
Il segretario generale Salvatore Marco Puglisi si riunisce con i dirigenti e trova un escamotage: gli emendamenti vengono votati per tipologia. Ad esempio, dato che il Comune, in predissesto, non può contrarre mutui tutti gli emendamenti che chiedono la contrazione di mutui vengono votati insieme.
Protesta Patanè che con gli altri due consiglieri lascia l’aula. In 10 minuti il bilancio viene approvato dalla maggioranza.
Quest’ultima si è così ricompattata mentre l’opposizione si è spaccata. «La maggioranza non ha voluto neanche ascoltare questi emendamenti ma li ha respinti tutti per partito preso – commenta Patanè -. La cosa ancor più grave è che, in violazione di ogni norma e regolamento, hanno letto a blocchi gli emendamenti citando solo  il numero  senza leggere il contenuto o l'oggetto. La democrazia è stata calpestata con un atto di arroganza senza precedenti che ha visto complici anche coloro che avrebbero dovuto garantire l'imparzialità e regolarità delle procedure».



Secondo il presidente della commissione “bilancio e finanze”, Francesco Cardillo, gli emendamenti sono stati «Strumentalmente presentati solo per rallentare i lavori consiliari e giustamente hanno ottenuto pareri contrari e sono stati accorpati per tipologia di finanziamento».   
Il sindaco, in una nota, ha stigmatizzato il tentativo di allungare i tempi consiliari e ha sottolineato: «Il nostro Ente vuole rapidamente  mettersi in regola  con l’approvazione di tutti gli strumenti finanziari per poter finalmente utilizzare le proprie risorse nell’opera di programmazione e attuazione  del programma del Sindaco».
MGL
13 settembre 2017

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