Giarre, al Comune nessuno vuole fare l’agente contabile

Nessuno vuole fare l’agente contabile al Comune di Giarre. Sembrerebbe proprio così date alcune lettere del Collegio dei revisori dei conti, di cui l’ultima, di inizio agosto, indirizzata al segretario comunale e per conoscenza al sindaco e al presidente del Consiglio comunale. Il “lavoro sporco” consiste nel portare in banca, ogni mese, le somme incassate negli uffici per i vari certificati. Si dice che una volta sono risultate poche decine di euro in meno e le ha dovute mettere di tasca propria l’allora incaricato. Forse, da quella volta nessuno ha voluto più svolgere questo compito. Senonché l’art. 181 3 c. del Tuel recita: «Gli incaricati interni, designati con provvedimento formale dell'amministrazione, versano le somme riscosse presso la tesoreria dell'ente con cadenza stabilita dal regolamento di contabilità, non superiori ai quindici giorni lavorativi».




Perentori sono stati i revisori dei conti che, nella loro lettera, hanno scritto: «Tale comportamento non è ammissibile, oltre che per il dovuto ossequio alla prescrizione normativa, anche al fine di evitare l’esposizione dell’Ente ad inutili rischi, il cui verificarsi potrebbero evidenziare profili di danno erariale».
Le somme che, secondo i revisori, non sono state versate ammontano a euro 3.644,94 relativi all’anno 2016; euro 4.718,02 relativi al I trimestre 2017; euro 4.395,62 relativi al II trimestre 2017.
La competenza dell’affidamento di questo incarico è gestionale e non politica; comunque l’assessore al bilancio Salvo Vitale assicura che al rientro dalle ferie si provvederà ad affidarlo. 
MGL
30 agosto 2017

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