Giarre, due scuole rischiano di avere aule inagibili con il nuovo anno scolastico

C’è il rischio che il nuovo anno scolastico inizi e in due scuole non si possa ancora fruire di alcuni locali inagibili. Il problema si presenta nel plesso di via Don Luigi Sturzo, accanto alla piazza San Camillo di Peri e nel plesso scolastico di via Giusti a Trepunti. Un rischio che l’amministrazione comunale sta cercando di scongiurare.
Lo scorso marzo il sindaco, infatti, aveva emesso due ordinanze di chiusura ai fini di tutela della pubblica incolumità delle due scuole. Adesso «L’amministrazione sta facendo di tutto perché gli alunni possano entrare nelle aule in sicurezza attraverso un intervento che serva per rimuovere l’ordinanza interdittiva – afferma l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe D’Urso - . In una seconda fase dovrà essere realizzato un intervento risolutivo».
Il problema riguarda i controsoffitti e il tetto ove occorre un lavoro di rifacimento e di rimozione delle tegole. In caso di terremoto potrebbe esserci, infatti, il rischio che le tegole precipitino a terra.
A tal fine l’amministrazione comunale ha chiesto all’ufficio tecnico di predisporre dei progetti di intervento. L’ufficio tecnico, a causa anche della mancanza di progettisti, è riuscito sinora a realizzare solo un progetto per il plesso di Peri.




L’assenza di progettisti e la lentezza dell’ufficio tecnico comunale è un problema per tutto il Comune che rende un oceano il mare tra il dire e il fare e che investe tutta l’attività dell’Ente, anche piccole opere di manutenzione. Una riorganizzazione dell’ufficio, comunque necessaria, potrebbe non essere sufficiente per ovviare a questo problema. L’Ente, d’altra parte, non è in condizione di potere assumere nuovo personale, date le criticità finanziarie che attraversa. Per questo l’assessore D’Urso ipotizza di ricorrere anche a una convenzione con l’ordine professionale degli ingegneri. Questo permetterebbe al Comune di selezionare dei giovani ingegneri per lo svolgimento di attività, a tempo determinato, di tirocinio presso l’Ufficio tecnico comunale. Un percorso analogo è stato sperimentato nel comune di Tremestieri Etneo. Un giovane ingegnere, affiancato da funzionari anziani dell’utc, potrebbe occuparsi della progettazione più semplice. Il tirocinante riceverebbe un rimborso spese di 500 euro mensili e il Comune potrebbe ovviare, almeno in parte, alla carenza di personale. Al momento, infatti, l’Ente potrebbe anche trovare difficoltà a partecipare a un recente bando che finanzia progetti riguardanti l’edilizia scolastica. E  le esigenze delle scuole aumentano.
MGL
23 agosto 2017

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