Giarre, dopo 7 mesi non ancora bonificato torrente, malgrado impegno di spesa

Con i torrenti non si scherza. E la bonifica dei loro letti non può che essere, ormai, una priorità per le pubbliche amministrazioni, specie per via dei cambiamenti climatici che hanno reso sempre più violente e abbondanti le piogge di fine estate. La morte, l’altro ieri, di una donna, a Cortina d’Ampezzo, travolta dentro la sua auto da una bomba d’acqua, non può che essere da monito per ricordare la costante attualità del rischio idrogeologico, anche nel nostro territorio, dove non si è mai spenta la memoria dell’alluvione del 1995.




Proprio su una mancata bonifica di un torrente giarrese si è concentrata l’attenzione del consigliere di opposizione Vittorio Valenti il quale rileva che non è stata effettuata la bonifica del torrente Jungo, che attraversa l’omonimo quartiere, benchè, mesi fa, sia stata impegnata la spesa proprio per eseguire questo intervento.
Lo scorso gennaio la dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Pina Leonardi, aveva, infatti, impegnato 14mila euro (Iva inclusa) per l’esecuzione di lavori di diserbo meccanico, manuale e chimico da effettuare «nell’alveo del torrente Jungo e parte dell’area, lato sud del torrente, con rimodellamento della sagoma della sezione, in alcuni punti particolarmente critici». Si tratta del tratto del torrente compreso tra le vie Trieste, corso Europa, le case popolari di via Liguria e il limite amministrativo con il comune di Riposto. Due zone peraltro densamente popolate e frequentate, anche perchè prossime ad istituti scolastici.
Transitando su via Trieste i rovi che si coprono il letto del torrente sono ben visibili. La pulizia di questo tratto di torrente è necessaria per scongiurare rischi opposti che si corrono durante l’anno. In estate, infatti, la bonifica va effettuata per dar seguito all’ordinanza antincendi, dato che i rovi e le erbacce possono favorire la propagazione di incendi.
In inverno, invece, il rischio principale che si corre è quello idraulico: le erbacce infestanti, i rovi e gli arbusti possono, infatti, impedire il regolare deflusso delle acque meteoriche, creando delle zone a rischio di allagamenti, qualora l’acqua dovesse tracimare dal torrente. Peraltro, come riporta l’impegno di spesa, l’area attraversata dal torrente Jungo è stata catalogata a rischio R2, cioè è un’area di criticità idrogeologica in caso di piogge intense.
Ebbene, sono passati sette mesi da quell’impegno di spesa ma la bonifica di questo tratto del torrente Jungo non è stata ancora eseguita.
Adesso, in vista del periodo delle piogge torrenziali, che in genere si colloca verso la fine dell’estate, quindi tra la fine di agosto, settembre e mesi successivi, la bonifica andrebbe eseguita proprio per scongiurare il rischio allagamenti, fenomeno a cui Giarre è particolarmente esposta.
Il presidente della V commissione consiliare permanente “Lavori pubblici”, Antonio Camarda, ha sottoposto la questione alla dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Pina Leonardi, sollecitando al più presto l’esecuzione di questi lavori, considerando che le somme sono già state individuate. «E’ plausibile un inizio della bonifica per fine agosto – riferisce Camarda – o più probabilmente settembre, in ogni caso, prima della stagione delle piogge».
MGL
6 agosto 2017

Commenti