Giarre, cenere 2013, il Comune dovrà pagare le ditte con interessi e spese legali

Nelle prossime settimane, il Consiglio comunale dovrà esaminare e riconoscere anche i debiti fuori bilancio relativi al pagamento delle ditte che nel 2013 hanno effettuato a Giarre la rimozione della cenere vulcanica. Un debito notevole che ammonta a circa 629mila euro.
Una ventina circa le ditte che effettuarono, quattro anni fa, questi lavori di pulizia. Alcune di queste si sono rivolte all’avvocato per ricevere il pagamento dovuto, ricorrendo ad un decreto ingiuntivo. Per cui il Comune, oltre al debito per i lavori, adesso dovrà pagare anche gli interessi e le spese legali. Nel contempo, saranno pagate anche le altre ditte che non si sono rivolte all’avvocato. Verso queste ultime l’Ente non potrà che manifestare gratitudine, visto che almeno potrà risparmiare le spese legali e gli interessi.
Per questa emergenza la Protezione civile regionale aveva assegnato ai comuni colpiti dal fenomeno un milione di euro circa. A Giarre (prediletto dal vento che porta la cenere etnea) toccavano 301mila euro circa; somme però mai arrivate e rimaste bloccate a seguito di due ricorsi proposti dagli allora commissari di Mascali, comune rimasto fuori da questa ripartizione di somme, così come ricordano alcuni tecnici che hanno seguito questo iter.





Un debito di oltre 600mila euro in un Comune nelle condizioni di Giarre non è cosa da poco. La vicenda dovrebbe essere da monito adesso, che l’Etna è tranquilla, per predisporre quel “piano cenere” di cui si parla tanto in occasione degli eventi piroclastici, e in campagna elettorale.
MGL
11 agosto 2017

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