Giarre, studenti e pazienti Dsm mettono in scena spettacolo

Nel salone dell’istituto “Sabin” è andato in scena lo spettacolo "Uno, nessuno, e sessanta milioni, spettacolo scritto e diretto dalla dott.ssa Valeria Carulli e dalla dott.ssa Valeria Amato, con musiche di Giuliano Fondacaro, e promosso dal Modulo dipartimentale di salute mentale (Mdsm) in collaborazione con l’associazione di familiari “Oltre l'Orizzonte”, il Liceo delle scienze umane "M.Amari", referente prof.ssa Maria Caserta, e l'Iiss "Mazzei – Sabin”, referenti le professoresse Marina Clienti e Graziella Finocchiaro. «L’opera rappresenta la possibilità di comunicare in maniera diversa – spiega la dott.ssa Carulli – tratta della rete che è una cosa splendida ma che necessita di limiti».
L’attività teatrale vede i pazienti del Mdsm lavorare con gli studenti. «E’ un’esperienza preziosa per i ragazzi – testimonia la prof.ssa Caserta - . sono tematiche che noi spieghiamo a scuola ed è un’opportunità poterle sperimentare».
Con orgoglio il direttore del Mdsm Giuseppe Fichera ricorda che «Queste attività sono iniziate con la mia presenza nel lontano 1998 a Giarre e sono da inquadrare nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Con il direttore generale dell’Asp Giammanco e con il Provveditore agli studi Bruno si è pensato di potenziarle: non è solo inclusione sociale ma anche integrazione tra varie istituzioni. Nei lavori del domani i servizi alla persona saranno prevalenti».
«Ogni anno – spiega la presidente de “Oltre l’orizzonte”, Santina Bucolo -  è faticoso lavorare con studenti che non hanno esperienza di come fare teatro con persone che magari non sono sulla loro stessa linea. Occorre avere il coraggio di questa sfida che per i ragazzi vale molto più di anni di terapia e nel riuscire a vincerla aumenta la loro autostima».  
MGL
9 giugno 2017

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