Giarre, spettacolo teatrale nella casa circondariale

“4 note di intercultura” è il titolo dello spettacolo, realizzato nella sala teatro della casa circondariale di Giarre, a conclusione del progetto di ampliamento dell’offerta formativa del Cpia Catania 2, curato dalle docenti Marisa Brancato e Maria Pia Paolì, con il supporto della dirigente scolastica, Rita Vitaliti e in collaborazione con la casa circondariale stessa. Il progetto ha coinvolto undici alunni. Come spiegano dal Cpia, l’iniziativa ha favorito il confronto culturale e provocato una notevole emozione nei corsisti, italiani ed immigrati, che, dopo qualche perplessità iniziale, giorno dopo giorno, nel corso delle 25 ore di attività, si sono messi in gioco, accettando le diversità di lingua, di tradizioni e di credo religioso, accogliendo la sfida di salire su un palco con un microfono in mano, creando una contaminazione emozionale, sperimentando una progettualità condivisa, finalizzata al miglioramento dei rapporti umani e all’integrazione culturale e lavorando con impegno ed entusiasmo nella veste di cantanti, sceneggiatori e tecnici della Cpia Two Band”.
Per i giovani detenuti l’allestimento dello spettacolo ha avuto una grande valenza a livello formativo, anche grazie alla promozione dei principi di legalità, verità e giustizia. Le canzoni e gli inni nazionali, messi in scena, sono stati oggetto di analisi testuale e di riflessioni in lingua italiana, inglese, francese ed arabo.
Dal laboratorio è emersa l’idea che il confronto culturale sia fondamentale per consentire una convivenza pacifica tra gli uomini, per trovare i punti di unione, costruire ponti e non muri. Grande importanza è stata data all’idea che per realizzare i progetti di vita occorrano impegno, fatica e sacrifici.
Il filmato dello spettacolo è stato riprodotto su dvd grazie all’autorizzazione del Ministero della Giustizia e del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria ed alla collaborazione del direttore, Aldo Tiralongo, del comandante, S. Bruno, dei funzionari giuridico pedagogici, F. Cocuzza e M. Romano e di tanti che hanno contribuito alla riuscita del progetto.
MGL
11 giugno 2017

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