Giarre, Comitato e Rete presentano ricorso al Tar contro riorganizzazione rete ospedaliera

Hanno atteso sino all’ultimo, sperando che l’assessore regionale alla sanità, Baldo Guccardi, così come promesso nell’incontro avuto con i rappresentanti del territorio ad aprile, apportasse delle modifiche al decreto regionale di riordino della rete ospedaliera in favore del presidio giarrese. Ma niente da fare. Neanche questa volta l’ospedale di Giarre è stato preso in considerazione. 
A distanza di due mesi da quell'incontro, il Comitato cittadino Giarre ha presentato un ricorso al T.A.R. chiedendo l'annullamento del decreto dell’Assessorato alla salute della Regione siciliana, datato 31 marzo 2017 e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana venerdì 14 aprile 2017, avente ad oggetto “Riorganizzazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 2 aprile 2015, n. 70” e chiedendo la riapertura del pronto soccorso. 
Come precisa una nota, «le spese per il ricorso a firma del Comitato cittadino Giarre, della Rete delle associazioni jonica, della Confcommercio Giarre e di alcuni residenti nei Comuni del Distretto sanitario 17, con il sostegno gratuito dell'avv. Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia che ne ha curato la stesura, saranno sostenute dal Comitato e dalle associazioni, ma sarà gradito anche il contributo dei singoli cittadini».
Come si ricorderà, lo scorso 10 aprile a Palermo si tenne un incontro tra l'assessore Gucciardi, i dirigenti del dipartimento per la pianificazione strategica, e una rappresentanza dei sindaci del distretto sanitario, i rappresentanti del Comitato cittadino Giarre e quelli della Rete delle associazioni jonica. Durante il faccia a faccia sono state esposte le criticità legate all’accorpamento dei presidi di Acireale e Giarre. Ma dopo l’incontro non è giunto alcun riscontro, diversamente da quanto assicurato dall'assessore Gucciardi che, nell’occasione, aveva prospettato un ulteriore incontro di approfondimento tra le parti.
Il Comitato si sta, comunque, muovendo su più fronti, perché, in fine dei conti, il problema è l’assenza di deputato all’Ars che difenda le ragioni del comprensorio. Territorio che però è un serbatoio di voti per i vari onorevoli che prendono voti senza portare benefici. Per questo il Comitato sta promuovendo delle primarie per individuare un candidato per le prossime elezioni regionali che, innanzitutto, sposi la causa dell’ospedale. Entro il 10 luglio si raccolgono le candidature.
MGL
17 giugno 2017

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