Giarre, approvato il consuntivo 2015, ma per avere i fondi statali ci vuole il preventivo 2016

Ci siamo. Anzi no. L’approvazione del bilancio consuntivo 2015 si era detto, negli ultimi mesi, sarebbe servita per fare arrivare nelle casse comunali dei fondi statali bloccati. Lunedì scorso, durante la seduta del Consiglio comunale, è però emerso che per ottenere questi fondi occorre anche l’approvazione del bilancio preventivo 2016, che ancora non si sa quando sarà approvato.
Lunedì, intanto, l’aula consiliare era di nuovo affollata di lavoratori delle cooperative che aspettano stipendi arretrati, ma anche di alcuni sostenitori dell’amministrazione.
Il presidente della commissione consiliare “bilancio e finanze”, Francesco Cardillo ha elencato alcune criticità dell’ente in tema finanziario: il doppio dei tempi previsti dalla legge per i pagamenti, un uso eccessivo dell’economato straordinario, scarsa capacità di combattere l’evasione tributaria. Cardillo ha poi sconsigliato l’abuso dell’anticipazione di tesoreria per evitare troppi interessi da pagare.  
L’assessore al bilancio Salvo Vitale, dopo avere ripercorso la storia di questo consuntivo 2015 (che parte dalla passata sindacatura), ha affermato che l’approvazione di questo atto, insieme al preventivo 2016, contribuirà al pagamento di tutto: il Comune, come detto, vanta nei confronti dello Stato un credito di 6milioni. Quindi, servirà anche per pagare le cooperative visto che, ad esempio, per i piani Pac i finanziamenti arrivano solo al momento del rendiconto.
 Ne è nato un braccio di ferro con giunta-opposizione che ha agitato il folto pubblico. Il capogruppo del Pd Giannuncio Musumeci e Leo Patanè hanno accusato l’amministrazione di smentirsi, visto che in passate sedute aveva sostenuto che il pagamento delle cooperative prescindeva dal consuntivo 2015. Vitale ha, quindi, precisato che intendeva dire che se il Comune avesse soldi in cassa potrebbe pagare i creditori senza bisogno delle somme che arriveranno dallo Stato con l’approvazione del consuntivo 2015 e del preventivo 2016.




Ma Fabio Di Maria ha ribattuto che non si stava votando il pagamento delle cooperative ma il consuntivo 2015 per cui l’Ente è stato richiamato più volte dal commissario. Gli ha risposto il sindaco Angelo D’Anna il quale ha affermato che se il commissario avesse avuto i documenti avrebbe potuto approvare da solo il bilancio, e che i ritardi non sono dipesi dalla giunta. «La verità è che se non si volta il Consuntivo viene sciolto il Consiglio», ha quindi denunciato Musumeci.
La querelle è andata avanti al punto che è intervenuto pure il presidente del Consiglio Francesco Longo per ricordare la responsabilità del momento, che ai cittadini non interessa la polemica politica e che anche con l’approvazione del consuntivo 2015 e poi con il preventivo 2016 si potranno pagare i creditori.
Duro il documento dell’opposizione per spiegare il proprio voto contrario. «Questa amministrazione – vi si legge - ha ereditato una pesante “deficienza strutturale del bilancio” non sanabile ma voi siete artefici e responsabili di un accanimento terapeutico di fronte ad un malato che versa in prognosi infausta».
Dalla maggioranza i capigruppo Armando Castorina e Giuseppe Leotta hanno dichiarato fiducia alla giunta nella convinzione che non verrà meno ai propri impegni.
MGL
14 giugno 2017

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