A Giarre la presentazione del volume "Il mio novecento"

E’stata una lezione di storia e di giornalismo la presentazione del libro di Nino Milazzo “Il mio novecento: “memorie del secolo breve”, edito da Domenico Sanfilippo Editore, organizzata ieri dalla Società giarrese di storia patria nel palazzo delle culture. Un testo che secondo il presidente della Società giarrese, Nicolò Mineo, è interessante anche per il dialogo che può nascere dal giornalista che si fa storico con lo storico accademico: «Spesso – ha detto Mineo – lo storico accademico corre verso l’interpretazione tralasciando i fatti, mentre il giornalista riporta l’attenzione al fatto».
E in fatto di giornalismo a Catania, come ha ricordato il giornalista Giuseppe Di Fazio, notevole è stato il contributo di Giarre e Riposto, rappresentati ieri dai rispettivi sindaci Angelo D’Anna e Enzo Caragliano. Tante le prestigiose firme originarie dei due comuni che hanno arricchito e arricchiscono anche queste pagine: Giuseppe Giarrizzo, Salvo Andò, lo stesso presidente Mineo, Girolamo Barletta, Silvana Grasso e il primo direttore Alfio Russo che, nel suo anno di direzione di questo quotidiano, lasciò il segno insegnando a tanti cronisti a raccontare i fatti senza il filtro dell’ideologia.
Ma venendo all’esperienza di Milazzo, Di Fazio, citando De Bortoli, ha evidenziato il suo non polemizzare mai con i fatti se questi si allontanano dalle sue previsioni. E ne ha esaltato lo sguardo aperto al mondo perché «non si può capire quanto accade qui se non si apre la mente a quanto accade nel mondo».




Il volume raccoglie 50 articoli tra le centinaia che Milazzo ha scritto su La Sicilia e sul Corriere e, come ha detto lo stesso autore: «E’ un compendio della mia professione per recuperare il passato al fine conoscere meglio il presente ed evidenziare le differenze tra il giornalismo di ieri e quello di oggi».
MGL
7 giugno 2017

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