Il Comune di Giarre a un passo dal dissesto?

Il Comune di Giarre non si può salvare dal dissesto. Ne è convinto il consigliere comunale di opposizione Giannunzio Musumeci che, giovedì, in Consiglio comunale ha interpellato l'amministrazione comunale, prendendo spunto da un articolo pubblicato su queste pagine, qualche giorno fa. «Entro il 30 settembre scorso - spiega Musumeci - dovevano essere inviati a Roma sia la delibera consiliare che il piano pluriennale di rimodulazione. Gli unici comuni siciliani che non l'hanno fatto sono stati Giarre e Catania. La Corte dei conti di Roma, ultimamente, ha affermato che i Comuni che non hanno inviato questa documentazione entro il 30 settembre non possono più riformulare i piani. Questo è un problema in quanto ritornerebbe in vigore il piano di riequilibrio redatto dall'ex sindaco Bonaccorsi non più sostenibile per via degli ulteriori debiti emersi».
In aula l'assessore al bilancio Salvo Vitale ha replicato evidenziando le contraddizioni della Corte dei conti stessa che inizialmente non aveva precisato che entro il 30 settembre doveva essere anche inviata anche la documentazione.




E il sindaco Angelo D'Anna così commenta: «La Corte dei conti dovrebbe mettersi d'accordo con se stessa visto che in altro contesto aveva dichiarato che entro il 30 settembre doveva solo essere adottato il piano di riequilibrio dall'organo deliberativo e non che entro la stessa data doveva essere pure spedita documentazione. L'interpretazione data ad aprile contraddice, quindi, una precedente determinazione. E' legittimo che il consigliere Musumeci metta in evidenza la questione. Non penso che la questione si evolverà nel senso indicato dal consigliere, valuteremo eventualmente il da farsi, abbiamo tutti gli estremi per dimostrare le nostre ragioni». 
Bocciato poi dalla maggioranza un atto di indirizzo della consigliera Antonella Santonoceto per l’utilizzo di un segretario comunale a scavalco e non più a tempo pieno. La Santonoceto ha rilevato che, anche se Giarre è un comune di una certa importanza, vi sono altri comuni analoghi e in predissesto che hanno optato per questa possibilità.  Condividendo, ad esempio, il segretario comunale con un comune piccolo Giarre potrebbe disporre della presenza del segretario comunale 4 giorni la settimana risparmiando circa 50mila euro l'anno.  Ipotesi avvalorata da Leo Patanè che ha ricordato che, ad esempio, aTremestieri, 21000 abitanti, il segretario generale è anche in convenzione con il comune di Fiumefreddo. «A Giarre negli ultimi anni – ha aggiunto Patanè - il dott. Cannavò nella veste di vice segretario è stato sempre presente e disponibile ed ormai ha esperienza da vendere».
Armando Castorina, a nome della maggioranza, ha spiegato che la proposta non è attuabile a Giarre che è anche comune capofila e le competenze di un segretario comunale in un comune capofila non sono sostituibili in un regime di condivisione. «L'ente - ha detto Castorina - dovrà risparmiare, ma non sul segretario comunale».
L'atto non è passato, la maggioranza compatta o “militarizzata” (come l'ha definita la Santonoceto) ha votato contro, astenuto il presidente Francesco Longo, contrariata la consigliere Santonoceto,  anche dal silenzio dell'amministrazione sulla questione.
MGL
30 aprile 2017

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