Giarre, diserbo senza rimozione della terra sottostante

In diverse strade  e quartieri giarresi è stato effettuato il diserbo, nel corso delle ultime settimane; ma alcuni cittadini, specie coloro che sono abituati a camminare a piedi, lamentano le modalità con cui vengono effettuate queste operazioni di taglio dell’erba e le reputano incomplete. Camminando a piedi ci si accorge, infatti, che non viene rimossa la terra da cui sbuca e cresce l’erba. Il risultato è che la ricrescita  della stessa non può che essere veloce, specie in primavera. E questo ha come conseguenza il vanificare in fretta il lavoro di diserbo svolto che ha restituito decoro a diverse strade cittadine e che, peraltro, è stato ultimamente effettuato, talvolta, dopo anni in cui le stesse strade versavano in uno stato di abbandono.







Molta di questa terra da cui rinasce l’erba sono spesso piccoli o grandi cumuli di cenere vulcanica non ancora rimossi e rimasti sui marciapiedi o a bordo strada. Quando sarà effettuata una pulizia più accurata per eliminare i residui di cenere vulcanica rimasti? Chiedono alcuni cittadini. Una richiesta che abbiamo girato al sindaco Angelo D’Anna che ci ha risposto: «Le richieste dei cittadini sono anche le mie che poi però devo confrontarmi con la burocrazia. Per quanto riguarda la rimozione della terra e della cenere vulcanica il Comune ha un grosso debito con le ditte che hanno rimosso la sabbia vulcanica negli scorsi anni. Per questo siamo impossibilitati dal provvedere di nuovo alla rimozione della sabbia vulcanica rimasta. Inoltre, in passato veniva utilizzato un prodotto per il diserbo che adesso non si può più utilizzare».
L’amministrazione ha anche chiesto più volte agli uffici di verificare se la rimozione della cenere rientri, o meno, nel capitolato di appalto con la ditta che gestisce il servizio rifiuti a Giarre. L’amministrazione attende risposte in proposito. L’erba frattanto, cresce e ricresce.
MGL
14 aprile 2017

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