Giarre, l'appello di Barbagallo

Il deputato regionale Alfio Barbagallo interviene sul caso dell’anziano caduto e infortunatosi nel centro storico di Giarre, giovedì scorso, rimasto a terra ad aspettare l’ambulanza per oltre mezz’ora.
L’episodio, secondo Barbagallo, «conferma, ancora una volta, come sia realisticamente allarmante il problema dell’assistenza in caso di emergenza. Grande o piccola che sia. Il sistema di soccorso del 118, alla luce di questo episodio, mette in luce falle organizzative inammissibili. Non solo. Ma anche la chiusura penalizzante del pronto soccorso dell’ospedale di Giarre.
Il deputato esprime rammarico e preoccupazione anche in ragione di una recente interrogazione all’Ars nella quale, esaminando lo status attuale dei presidi di pronto intervento della zona jonica, si evince chiaramente l'assoluta carenza sia di personale che di mezzi nell'ambito del pronto intervento: a Santa Venerina, Acireale e Zafferana Etnea sulle ambulanze mancano i medici, mentre a Gravina, Pedara, Giarre, Santa Venerina e Zafferana Etnea non sono presenti gli infermieri.



  
 «Rinnovo, dunque – dice - anche alla luce di quanto accaduto a Giarre, l’accorato appello al senso di responsabilità, ribadendo la richiesta al presidente della Regione, Crocetta, di rendere noto con urgenza “quali iniziative si intendano adottare per potenziare il servizio di 118 in Sicilia e, in particolare modo, nei Comuni della fascia orientale pedemontana dell'Etna, con particolare riguardo al sistema di distribuzione dei mezzi e del personale delle ambulanze, tenendo conto sia dell'utenza servita sia della conformazione del territorio, onde evitare che a pagarne le conseguenze in maniera tragica siano i cittadini siciliani».
MGL
12 marzo 2017

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