Giarre, consiglieri comunali del distretto si autotassano per finanziare ricorso contro chiusura pronto soccorso

Contro la chiusura del pronto soccorso di Giarre, disposta da una delibera dell’Asp dell’anno scorso, adesso si tornano ad adire le vie legali ricorrendo al giudice ordinario. Nei giorni scorsi, il presidente del Consiglio comunale di Giarre, Francesco Longo, ha scritto una lettera indirizzata ai colleghi presidenti dei Consigli comunali degli altri nove comuni del distretto socio-sanitario: Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Mascali, Milo, Piedimonte Etneo, Riposto e Sant’Alfio. Nella lettera, Longo comunica che «La scorsa settimana si è tenuta a Giarre una riunione a cui hanno partecipato “La Rete delle associazioni jonica”, il “Comitato cittadino Giarre” e l’avv.Giovanni Parisi che, assieme ad Angelo D’Anna (nel ruolo di legale, prima di diventare sindaco di Giarre) ha presentato, lo scorso anno ricorso, al Tribunale amministrazione regionale di Catania e poi al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo contro la delibera dell’Asp che ha disposto la chiusura del pronto soccorso di Giarre. Sulla base della pronuncia del Tar, che ha rimandato per competenza al giudice ordinario la pronuncia sul ricorso avviato, la riunione ha avuto come obiettivo la ripresa dell’iter legale contro la delibera dell’Asp che ha decretato la chiusura del Pronto soccorso di Giarre ed in difesa del diritto alla salute nel nostro territorio.
Per sostenere l’iniziativa sarà necessario affrontare una spesa (solo costi vivi) di circa 600 euro. Per tale motivo, sebbene la Rete delle associazioni e il Comitato cittadino interverranno economicamente, gli stessi chiedono il coinvolgimento e la contribuzione della politica, ovvero di chi, oggi, a livello locale, occupa un ruolo istituzionale. Per questo motivo la presidenza di questo Consiglio, ritenendo opportuna la partecipazione richiesta dalle associazioni, anche in funzione del tema per il quale si conduce la battaglia, viste le numerose attività già avviate dalle istituzioni del nostro territorio in difesa del diritto alla salute, visto il considerevole numero dei consiglieri dei 10 comuni, vi propongo di lanciare una sottoscrizione, immaginando di versare la quota simbolica di 10 euro a consigliere».



La somma raccolta affluirà in un apposito fondo al fine di sostenere le spese per l’avvio dell’azione legale e le attività che si intenderanno ulteriormente avviare.
Interpellato, Longo ci ha spiegato: «Questa iniziativa  vuole dimostrare, una volta di più, l’interessamento dei consiglieri. Credo che aderiranno tutti, in base ai primi riscontri che ho avuto. Il gesto ha un valore simbolico, visto anche che il territorio è stato completamente abbandonato da tutti».
I consiglieri comunale potranno anche contattare il consigliere giarrese Armando Castorina. L’auspicio è che anche le giunte comunali partecipino a questa sottoscrizione.
MGL
21 marzo 2017

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