Dipartimento salute mentale Giarre. Associazione familiari:"Venga potenziato per soddisfare le esigenze"

L'associazione di familiari “Oltre l'orizzonte”, presieduta da Santina Bucolo, chiede a gran voce che il Modulo dipartimentale di salute mentale (Mdsm) di Giarre venga potenziato e riportato in condizione di soddisfare appieno la crescente domanda di salute mentale del territorio jonico – etneo.
E’ un duro atto di accusa quello che la presidente dell’associazione scrive spiegando che: «Da diversi anni, la sanità pubblica giarrese, in particolare il Mdsm, subisce un progressivo depauperamento di risorse umane e materiali, in palese contraddizione con i principi ispiratori e la pianificazione degli interventi previsti dalla normativa in vigore. Nel servizio di salute mentale del distretto sanitario di Giarre non c'è più ricambio del personale, a causa della mancata sostituzione degli operatori che, nel tempo, sono stati trasferiti o sono andati in pensione. Con l'unione dell'Unità operativa territoriale di Giarre alla corrispettiva di Acireale, tale situazione si è ulteriormente aggravata: infatti, dei 4 medici assegnati a Giarre, uno si è trasferito in mobilità all'Asp di Messina e non è stato sostituito, uno è presente 2 giorni su 5 e un altro 4 giorni su 5, poiché chiamati a coprire i turni di servizio programmati e\o le urgenze presso l'Unità operativa gemella e presso il pronto soccorso di Acireale; per consentire la programmazione di tali turni, a Giarre si è addirittura adottata, con disposizione del direttore di dipartimento, la “settimana corta”, riducendo così ulteriormente l'orario di ricevimento dell'utenza del Servizio».

La situazione ha, quindi, determinato una riduzione significativa del numero delle prestazioni, passando da più di 40mila nel 2013 alle quasi 19mila del 2015. E questo, afferma la Bucolo «nonostante l'impegno profuso dagli operatori nel mantenere il focus sul concetto di salute mentale nella sua accezione di benessere della comunità: si pensi alle attività svolte presso il centro diurno, con il Laboratorio di attività prassico–manuali, i gruppi riabilitativi e i progetti di integrazione, che quest'anno vedono due scuole superiori, tre Cta e i pazienti del Csm di Giarre impegnati nell'allestimento di un musical».

Secondo la presidente, alla luce della rimodulazione del Servizio psichiatria diagnosi e cura, ridimensionato a soli 6 posti letto in regime di ricovero volontario o programmato, «si impone non solo il ripristino ma soprattutto un potenziamento del numero di operatori assegnati a tempo pieno all'assistenza territoriale, evitando così che eventuali crisi acute abbiano come logica conseguenza ricoveri in trattamento sanitario obbligatorio in ospedali lontani, persino fuori regione».
MGL
31 gennaio 2017

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