Giarre, l'Ula interviene su vendita capannoni zona artigiana

 L'Unione liberi artigiani di Giarre interviene sull'annunciata intenzione dell’amministrazione comunale di vendere due capannoni della zona artigianale “Giovanni Trovato” di Trepunti. L’associazione di categoria, presieduta da Diego Bonaccorso, ha scritto all’amministrazione una lettera, poi pubblicata sui social, per proporre di creare nella zona artigiana un centro per attività culturali, di startup e incubatori d’impresa e ha chiesto un incontro con l’amministrazione.
Come riferisce Bonaccorso, nella zona artigiana due capannoni si sarebbero liberati perché lasciati dalle imprese artigiane che vi lavoravano.
L’Ula chiede di riservare almeno uno dei capannoni più grandi e i due di minori dimensioni che sono stati usati, a suo tempo, per il progetto “Minerva”.
Secondo l’Ula anche se il Comune ha bisogno di fare cassa,  la vendita fine a sé stessa non ha senso se non si reinveste lo sviluppo della zona artigianale e del mondo produttivo e in particolare dell'imprenditoria giovanile e consortile. Quindi auspica che l'amministrazione destini  almeno il 30% del ricavato della vendita in investimenti. 
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 27 gennaio 2017

Commenti