#Giarre, casema di Macchia, l'incarico contestato

Il consigliere comunale di opposizione Leo Patanè punta il dito sull’affidamento di un incarico ad un libero professionista per le verifiche statiche e sismiche sulla Caserma dei Carabinieri di Macchia. Per Patanè è stato troppo breve il termine dell’avviso pubblico per conferire l’incarico ad un tecnico comunale e ipotizza un aggiramento della norma. Sostiene, inoltre, che l’Amministrazione avrebbe potuto rendere pubblica una conferenza dei servizi tenutasi il 10 novembre, invitando professionisti giarresi, mentre invece ha invitato solo l’ingegnere poi incaricato. Il Comune avrebbe potuto pure emanare un ulteriore bando per affidare, l’incarico in modo da fruire di ribassi sull’onorario. Infine, Patanè critica la mancata considerazione dei professionisti locali e ricorda che esiste già al Comune una perizia analoga, redatta durante la giunta Sodano con un costo molto più basso di quello in questione (18mila300 euro). Per il futuro chiede, quindi, più trasparenza e il coinvolgimento di professionisti locali.

In proposito l’assessore Giuseppe D’Urso risponde che l’incarico al professionista comprende prove ed indagini geognostiche e l'importo della sola prestazione tecnica è di alcune migliaia di euro. Per tale importo il sindaco può dare incarico diretto, si è agito con urgenza dato il rischio chiusura della caserma, la legge vieta un bando che privilegi tecnici locali. L’assessore afferma che la relazione del 2009 è datata e rappresenta un dato solo sui materiali della struttura portante. Saranno condotte altre verifiche che insieme a prove aggiuntive daranno un quadro completo sullo stato della caserma.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 gennaio 2017

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