Giarre, atto di indirizzo sullo stadio, botta e risposta tra consiglieri

L’atto di indirizzo approvato lunedì scorso in Consiglio comunale, e riguardante la gestione del campo sportivo regionale di via Olimpia, non ha validità giuridica, in quanto riguarda una materia su cui il Consiglio non è competente ed è formulato in maniera errata. Lo sostiene il consigliere comunale di maggioranza Giusi Savoca, del gruppo “Città viva”, che ha ricevuto conferma in tal senso anche dal segretario generale Rossana Manno.
La Savoca, lunedì in Consiglio aveva letto un documento a nome di tutta la maggioranza che, però, al momento del voto si è spaccata: Francesco Cardillo, infatti, ha votato con l’opposizione, circostanza che ha fatto pensare che in aula i consiglieri fossero arrivati senza essersi contati prima. Ma la consigliere Savoca spiega che la maggioranza non era entrata in aula impreparata: «Il sindaco aveva indicato ai consiglieri alla sua maggioranza riguardo alla posizione da assumere», le carte, quindi, sono cambiate in aula. Più che impreparata la maggioranza è rimasta – a dire della Savoca – “sbigottita” di quanto è accaduto in aula, incluso lo schieramento del presidente del Consiglio Francesco Longo che, «in un momento cruciale, invece di restare super partes ha scelto di votare con l’opposizione».
Perché allora non si è tentato di concordare con l’opposizione un atto di indirizzo di compromesso? Peraltro lo stesso proponente, Giannunzio Musumeci, si era detto favorevole ad emendamenti alla sua proposta. Ma in proposito la consigliere Savoca spiega che « Giannunzio Musumeci era stato coinvolto in tutti i passaggi e gli incontri che aveva fatto l’amministrazione, sapeva che il sindaco aveva dato agli uffici le direttive per redigere un bando pubblico, come previsto da norme, per la gestione del campo e che non aveva per questo senso tornare indietro in questo iter con un atto di indirizzo».
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 27 gennaio 2017

Il presidente del Consiglio comunale Francesco Longo replica al consigliere Giusi Savoca che aveva definito privo di validità giuridica l’atto di indirizzo approvato dal Consiglio comunale di Giarre lunedì sera sulla gestione dello stadio regionale. La Savoca ha affermato, inoltre, che si sarebbe aspettata da Longo una posizione neutrale in una votazione così cruciale. Longo ribadisce che tutti gli atti approvati dal Consiglio sono validi e aggiunge: «La mia astensione avrebbe comportato una parità numerica tra della maggioranza e opposizione. In questi casi il mio non voto avrebbe comportato la bocciatura dell’atto». Quindi era tecnicamente impossibile la neutralità in questo caso. Longo, inoltre, rivendica il suo diritto di esprimere il suo voto in Consiglio comunale.

Sulla questione risponde anche il consigliere di maggioranza Francesco Cardillo che ha votato, come l’opposizione, a favore dell’atto di indirizzo. «La mia posizione sulla gestione delo stadio – ha detto - era chiara sin dall’inizio. Ritengo che occorre salvaguardare la possibilità di fare sport per tutte le squadre e non creare problemi a chi già aveva iniziato attività agonistiche nello stadio. E quindi occorreva garantire alle  squadre la possibilità di completare la stagione in tranquillità».
Data la diatriba politica sorte è opportuno ricordare che gli atti di indirizzo votati dal Consiglio non sono vincolanti per l’Amministrazione; e molto spesso le varie amministrazioni non ne hanno tenuto conto. Il valore del voto di lunedì è, quindi, politico. 
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 gennaio 2017

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