Alcuni sindaci presenti al blitz |
I primi cittadini hanno parlato con i pazienti del pronto soccorso, qualcuno in attesa da otto ore.
Il direttore sanitario del Presidio, Salvatore Scala, ha protestato per la presenza delle telecamere e la violazione della privacy dei pazienti. I sindaci avevano chiesto ai giornalisti di non riprendere i pazienti, che, comunque, non sarebbero stati filmati. Gli stessi primi cittadini, in prima fila il sindaco di Mascali, Luigi Messina, hanno ribadito che la loro presenza lì era verificare l’assistenza che ricevono i loro cittadini. «Per venire qui ho impiegato 35 minuti – ha detto il sindaco Messina – a Taormina i pazienti miei cittadini vengono rifiutati perché, come qui, ci sono grandi difficoltà, così è insostenibile».
I sindaci nei corridoi del pronto soccorso di Acireale |
Prossima tappa dei sindaci: Roma.
Frattanto ieri a Palermo l’assessore regionale alla sanità ha riferito in VI commissione sanità sulla rete ospedaliera e non sono mancati gli interventi pro riapertura pronto soccorso Giarre: «Il ridimensionamento dell’ospedale di Giarre e la chiusura del pronto soccorso – ha detto il deputato Alfio Barbagallo - provoca un intasamento del presidio di Acireale, lunghe attese con sovraccarico di lavoro del personale». «Chiediamo al governo regionale di rivedere la classificazione data al nosocomio giarrese – ha detto il deputato Nello Musumeci - per potere adeguatamente rispondere sia alle esigenze del territorio e sia ad una richiesta di giustizia e di equità». «L’assessore Gucciardi – ha detto il deputato Salvatore Giuffrida – ha affermato che dobbiamo essergli grati perchè ha recuperato l’ospedale di Giarre dichiarato dal ministero dismesso. Il pronto soccorso di Giarre avrà funzione vicaria di Acireale. Dopo l’approvazione della rete ospedaliera si vedrà con quali servizi sarà rinforzato».
MGL
19 gennaio 2017
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