Giarre, tornano i cellulari di servizio al comune di Giarre

Il ritorno dei cellulari di servizio nel Comune di Giarre fa storcere il naso a chi non ha dimenticato i costi esorbitanti derivati da un uso improprio dei cellulari di servizio, durante l’ultima fase della sindacatura Sodano.  L’ex sindaco Roberto Bonaccorsi aveva poi soppresso i telefonini di servizio. 
Ma secondo quanto ci ha riferito il dirigente Maurizio Cannavò i nuovi telefonini di servizio sono solo un servizio in più offerto dal nuovo gestore individuato dal Comune con un’indagine sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione. Grazie a nuovo operatore, inoltre, l’Ente sta risparmiando un terzo rispetto a quando spendeva prima. «Il loro uso – precisa Cannavò - avviene nel rispetto di un apposito regolamento comunale del 2013»
Sono circa una cinquantina i telefonini di servizio o le nuove schede attivate. Li usano soprattutto vigili urbani, capisquadra e altre figure che hanno necessità di essere reperibili. Ognuno ha un tot di minuti gratuiti, se vengono superati l’utente deve pagare.
Non dovrebbero, quindi, esserci rischi di bollette telefoniche esorbitanti, come accadde anni fa. Potrebbe però esserci un problema di opportunità dato che la cittadinanza lo potrebbe interpretare come un privilegio soprattutto appannaggio delle figure politiche, in un periodo dove peraltro i vari gestori della telefonia offrono tariffe stracciate ai clienti.

Per tagliare la testa al toro sia l’amministrazione comunale che il presidente del consiglio comunale Francesco Longo hanno rifiutato il telefono di servizio.
Il sindaco Angelo D’Anna in proposito ci ha spiegato «La giunta ha ritenuto di non utilizzarli e di lasciarli in custodia a chi li gestisce e a disposizione dell'ente per emergenze o situazioni particolari».
L’assessore Enza Rosano in più ha aggiunto: «i telefoni di servizio sono un ottimo strumento che permettono a un funzionario di essere reperibile e di velocizzare un lavoro. Ognuno deve educarsi ad un uso corretto».

Infine, a proposito di quanto accaduto in passato, i tre imputati accusati di peculato nel caso bollette telefoniche sono stati tutti prosciolti e adesso chiedono al Comune il pagamento delle spese legali, la cifra complessiva che il Comune è chiamato a sborsare si aggirerebbe intorno a decine di migliaia di euro.  
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 7 dicembre 2016

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