Giarre. Referendum, si e no a confronto

Era affollata la sala Messina sabato per l’incontro intitolato “Referendum su riforme costituzionali", confronto fra il "sì" e il "no", organizzato  dalle associazioni "L'Agorà" e "Articolo 1" e coordinato dall'avv. Giacomo Pennisi.
A dibattere sul tema l'on. Giuseppe Berretta, deputato Pd e docente presso la facoltà di giurisprudenza di Enna e il prof. Federico Martino, docente presso la facoltà di giurisprudenza di Messina. Numerose le riserve esposte da quest’ultimo a partire dall’ampiezza della riforma costituzionale proposta, cosa mai avvenuta prima, e dal risparmio che si guadagnerebbe, che non sarebbe quello annunciato ma di gran lunga inferiore.
Per l’on. Berretta, invece, con la riforma le istituzioni si rendono più forti, si evita il ping pong tra le camere e si semplifica l’iter legislativo. Si risparmieranno non solo 315 indennità di senatori, ma anche le spese connesse ai loro collaboratori e al funzionamento della Camera che, senza la navetta con il senato, si riunirà di meno.
Secondo Martino quella su cui gli italiani si dovranno esprimere è una riforma brutta e fatta male in modo che «l’andare verso il popolo non sia eccessivo». L’on.Berretta  ha replicato che si ridurranno i parlamentari ma non la democrazia.
Infine, è stato evidenziato che alla consultazione del prossimo 4 dicembre non c’è un quorum da raggiungere: anche i contrari dovranno recarsi alle urne per non far passare la riforma.
MGL
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 18 ottobre 2016

Commenti